Stanotte, poche ore fa, è morto Nelson Mandela, premio Nobel per la Pace, primo nero presidente sudafricano, che con la sua lotta (per 27 anni!) dal carcere ha contribuito in maniera determinante alla fine dell'apartheid in Sudafrica (prima della sua scarcerazione) e a tenere unito il Paese (poi).
Mandela è stato anche - nel mio piccolo - uno dei motivi per cui ho deciso di cominciare a usare (e contribuire a) Ubuntu (la distribuzione): mi affascina la filosofia "Ubuntu", la solidarietà, il miglioramento continuo per noi stessi e per gli altri che a poco a poco si espande su tutta la Comunità che ci sta attorno. Un contagio positivo che migliora il mondo.
Mandela esprimeva tutto questo in una intervista che apparve nello stesso periodo in cui cominciava a diffondersi la nostra distribuzione preferita (più sotto la traduzione in italiano).
Intervistatore: "Molte persone vedono in Lei la personificazione di 'ubuntu', cosa significa per lei la parola 'ubuntu'?"
Nelson Mandela: "Molto tempo fa, quando ero bambino, se un viaggiatore attraversava il Paese, e si fermava al nostro villaggio, non aveva bisogno di chiedere cibo o acqua. Quando si fermava, la gente gli dava il cibo e si intratteneva con lui. Questo è solo un aspetto di 'ubuntu', ma 'ubuntu' ha molti altri aspetti. Ubuntu non significa che le persone non devono dedicarsi a se stesse. La questione piuttosto è: sei disposto a fare qualcosa per aiutare la gente che ti sta intorno? Puoi migliorare la tua comunità? Questa è una delle cose importanti della vita, e ognuno di noi lo può mettere in pratica, quindi dobbiamo apprezzarlo".
Mandela ci ha lasciato una pesante eredità: migliorare noi stessi, la nostra comunità e il nostro mondo dipende da tutte le nostre (grandi o piccole) azioni e idee, e dalla nostra determinazione nel realizzarle.
Ciao Madiba! :_(- by Dario Cavedon - dariocavedon.blogspot.com