Secondo uno studio, in Sardegna è concentrata tutta la storia dell'evoluzione umana.
Lo scienziato spagnolo Santos Alonso, portavoce della squadra internazionale che ha condotto la ricerca (UPV/EHU), annuncia che questa scoperta ha svelato quando nacque la specie e come si sviluppò. I ricercatori hanno scoperto che in Sardegna è concentrata tutta la storia dell'evoluzione umana.
A 1.200 sardi, nativi dell'isola, è stata fatta una sequenza completa del cromosoma Y, e trovandosi un totale di 12.000 mutazioni lo staff ha informato l'UPV/EHU in un comunicato. Queste variazioni nel DNA del genoma umano permettono di ottenere importanti informazioni su quando nacque la specie umana e come si estese per il pianeta.
Lo studio si basa sul fatto che il genoma umano presenta variazioni tra le persone, poiché il DNA che lo forma subisce cambiamenti biochimichi aleatori ed ereditabili, cioè ogni persona eredita numerose mutazioni avvenute ai suoi predecessori nel passato.
Una volta determinata la velocità con la quale le mutazioni si succedono, è possibile elaborare una specie di "orologio molecolare", col quale si stima il periodo di tempo che separa alcune popolazioni umane dalle altre. Affinché si generi tutta la diversità degli abitanti della Sardegna, sono stati necessari 200.000 anni
Paolo Francalacci, primo autore dello studio, ha spiegato che il cromosoma E è "specialmente adeguato" per ricostruire quell'orologio molecolare, poiché si trova solo negli uomini ed in un'unica copia.
Ciò fa supporre che le mutazioni avvenute nel cromosoma Y rimangono in quel luogo, ed è molto più facile ricostruire come si sono evoluti durante le epoche.
Francalacci ha informato che si sono trovate mutazioni nel cromosoma E dei sardi appartenenti a epoche ancestrali, quelli che vissero in Africa circa 200.000 anni fa.
Gli scienziati hanno segnalato che affinché si generi tutta la diversità che hanno osservato nel cromosoma Y degli abitanti della Sardegna, sono stati necessari 200.000 anni.
Francesco Cucca, direttore dell'Istituto di Investigazione Genetica e Biomedica, ha sottolineato che tenendo in conto solo della popolazione di questa isola italiana, può studiarsi "la maggior parte della variazione genetica che esiste nelle popolazioni dell'Europa, e questo la trasforma in una preziosa risorsa per comprendere le nostre origini e studiare, ad esempio, i fattori implicati nel rischio genetico per diverse malattie", ha aggiunto.
Santos Alonso, investigatore principale del gruppo di ricercatori, ha affermato che questa scoperta ha aiutato a calibrare l'orologio molecolare in un lavoro unito con gruppi di differenti paesi. Tra essi si sottolineano l'Università di Sassari, il Centro di Studi Avanzati di investigazione e sviluppo della Sardegna e l'Università del Michigan.
Fonte: www.abc.es
Traduzione dallo spagnolo di Pierluigi Montalbano