Nuova stella nascente a Torino, formatasi al Liceo Teatro Nuovo, Matteo Anselmi in scena con Romeo e Giulietta di Shakespeare, al Teatro Erba della capitale subalpina, raccoglie ottimi consensi. Interpreta Romeo con grande sentimento e calore. Buona la performance anche del resto del cast. Il capolavoro, proposto nell’elaborazione drammaturgica di Girolamo Angione e diretto da Enrico Fasella, è “restituito” ai giovani protagonisti previsti da Shakespeare: ne sono infatti interpreti i giovani della Compagnia Torino Spettacoli che affiancano e guidano i giovani talenti del Liceo Teatrale Teatro Nuovo. I costumi sono firmati da Germana Erba e le musiche da Bruno Coli.
Matteo, ventidue anni fidanzato con una laureanda in psicologia, è un giovane uomo davvero speciale. Ha le idee chiare su ciò che desidera per il suo futuro e la maturità nel pensare ed agire è superiore alla media dei suoi coetanei. Infatti cari lettori, anche se normalmente Vi presento personaggi molto famosi, vorrei invitarVi a prestare la Vostra attenzione a Matteo Anselmi che in questa intervista con tono pacato e grande umiltà si racconta. Non ancora famosissimo, ma gli addetti ai lavori si sono segnati il suo nome perché in futuro ne sentiremo senz’altro parlare, Matteo conquista il pubblico e la critica per la sua capacità nel recitare, ma anche per i suoi occhi dolci molto comunicativi . E’ un’artista che conquista e che trasmette emozioni.
D: Come dai inizio alla tua carriera?
R: Da bambino, quando “andavo” alle elementari, ho iniziato a fare i laboratori con le maestre, da lì mi è nata la passione della recitazione. Terminata la terza media cercavo un liceo e quando mi è stata fatta la proposta di iscrivermi al Liceo Teatro Nuovo , tramite la mia maestra delle elementari , lì ho trovato il mio piccolo paradiso. Ho capito effettivamente che nella vita volevo fare l’attore.
D: Quali sono i tuoi obiettivi lavorativi futuri?
R: Sono quelli di essere riconosciuto un bravo attore, al di là della carriera che può essere teatrale o cinematografica, recitare mi appassiona in tutte le sue sfaccettature. Ci sarà sempre qualcuno a cui piaci e qualcuno a cui non piaci, ne sono consapevole. Essere un professionista lavorando il più possibile è il mio prossimo passo.
D: Sei Romeo in “Romeo e Giulietta di Shakespeare”, qual è il tuo rapporto con questo autore?
R: Fantastico. E’ sempre stato il mio sogno poter recitare in questo capolavoro del grande Shakespeare. E’ un autore che adoro! Avevo il timore di non riuscire a ricoprire questo ruolo che si addice ad attori di giovanissima età perché i protagonisti sono adolescenti. Quando ho ricevuto la proposta di interpretare Romeo, ero alle stelle!
D: Quali emozioni provi quando sei sul palco?
R: E’ molto difficile da spiegare in parole. Fino a cinque minuti prima ti assalgono tutte le paure possibili, c’è un’adrenalina positiva che ti permette di ribaltare la situazione quando sei in scena. Quando sono sul palco e recito mi sento come in una palla di cristallo fuori dal mondo e non riesco ad uscire fino a fine spettacolo. E’ una sensazione, credimi, strana.
D: Quali sono i tuoi interessi al di fuori del lavoro?
R: Sono un ragazzo tranquillo, quando ero più giovane ero più scalmanato. Mi piaceva uscire alla sera e tornare alle cinque o sei del mattino. Ora no. Amo trascorrere il tempo libero andando al cinema, a cena con gli amici e la ragazza. Mi interessa molto la musica classica. Amo la compagnia, chiacchierare e non mi piace fare cose assurde. Ora incombe anche la maturità maggiore, il senso del dovere ed anche se vivo ancora con i miei genitori ho acquisito una mia personalità definita e sento la responsabilità di quello che faccio. Non posso fare tardi la sera se il giorno seguente devo lavorare, fare le prove ecc.
D: Sei fidanzato?
R: Si, questa sera, per San Valentino, sarà in sala e reciterò per Lei. Studia all’Università alla Facoltà di Psicologia. Siamo un’ottima accoppiata. Sai con tutte le turbe che ha un attore, essere legato ad una psicologa è fantastico. Sono felice di essere fidanzato con lei; è una splendida persona.
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