Non uccidete il mare,la libellula, il vento.Non soffocate il lamento(il canto!) del lamantino.Il galagone, il pino:anche di questo è fattol’uomo. E chi per profitto vilefulmina un pesce, un fiume,non fatelo cavalieredel lavoro. L’amorefinisce dove finisce l’erbae l’acqua muore. Dovesparendo la forestae l’aria verde, chi restasospira nel sempre più vastopaese guasto: «Comepotrebbe tornare a esser bella,scomparso l’uomo, la terra».
(da Res amissa, Garzanti, 1991)