Oggi, 2 Novembre, niente vignette sulla squallida politica nostrana. Oggi io, ateo, vorrei che tutti dedicassero questa giornata cattolica del ricordo ad Aylan Kurdi, il bambino siriano trovato morto su una spiaggia della Turchia insieme alla madre ed al fratellino di cinque anni. Non stavano cercando di fuggire per venire a fare i mangiapane a tradimento nella ricca UE. Fuggivano. Fuggivano dal fuoco incrociato di chi ha trasformato la Siria in un inferno dal quale si può solo tentare di fuggire.
Qualcuno informi Salvini che caso mai fossero riusciti ad arrivare - poniamo - in Italia, nessuno avrebbe dato loro alloggio in un albergo a 5 stelle, con sky, internet e 1000 euro a testa al mese. Qualcuno informi Salvini che forse sarebbero finiti in un CIE (magari al "Cara" di Mineo), che non è gestito dalle Coop Rosse, ma da amici degli amici di cui la lega è stata per anni fedele alleata. E che i 3000 euro al mese (senza sky) sarebbero andati ai gestori del CIE. Amici degli amici, appunto.
Qualcuno informi tutti i salvini d'Italia che mentre la ricca Val 'Aosta, con sprezzo del ridicolo, si offre di ospitare 1 (UNO) immigrato, il piccolo e povero comune di Tarsia, nella regione più povera d'Italia - la Calabria -, realizzerà il "Cimitero Internazionale dei Migranti", e lo intitolerà al piccolo Aylan Kurdi.
Siamo grati a Franco Corbelli, al Movimento Diritti Civili, al giornale online quicosenza.it dal quale abbiamo tratto la notizia, che riportiamo in calce:
Aveva solo tre anni, fuggiva dalla guerra e non intendeva ‘rubare il lavoro’ a nessuno.
Il cimitero internazionale dei migranti che sarà realizzato dalla Regione a Tarsia, nei pressi dell’ex campo d’internamento di Ferramonti, sarà intitolato al piccolo Aylan Kurdi, il bambino siriano trovato morto su una spiaggia della Turchia insieme alla madre ed al fratellino di cinque anni. Lo ha reso noto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che ha promosso la realizzazione della struttura che nelle settimane scorse ha raccolto la disponibilità a collaborare da parte del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio per dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare. Corbelli annuncia che “e’ anche pronto, se il padre del bambino vuole, a portare in Calabria la salma del piccolo siriano per seppellirlo nel cimitero che porterà il suo nome, per conservarne per sempre un ricordo e fare di quel povero, sfortunato bambino l’immagine simbolo dell’orrore della tragedia dell’immigrazione.
La famiglia del piccolo Aylan fuggiva dalla guerra e voleva andare in Canada, ma la richiesta d’asilo è stata respinta. Il Canada ha negato il permesso. Sono morti in tre, si è salvato solo il padre. Il cimitero dei migranti – afferma Corbelli – sarà intitolato a questo bambino, per fare di quel piccolo, sfortunato profugo, della sua immagine sconvolgente e dolorosissima che ha scosso la coscienza di ogni essere umano, il simbolo dell’orrore delle tragedie del mare, perche’ ogni cittadino del pianeta e tutti i capi di stato e di governo del mondo che verranno in visita in Italia, possano andare nel cimitero che porta il nome di questo piccolo siriano per rendergli omaggio, per chiedere perdono per non aver salvato lui e tutte le altre migliaia di vittime delle tragedie del mare e dell’immigrazione.
Le foto di quel bambino, senza vita, disteso sulla spiaggia e in braccio ad un agente turco, non possono e non devono mai essere dimenticate e archiviate. Dovranno rappresentare per sempre l’emblema della immane tragedia dell’immigrazione, il simbolo di una vergogna planetaria, un monito per i potenti del mondo che non hanno fatto nulla per impedire che questa strage continua si consumasse giorno per giorno con il sacrificio di migliaia di poveri migranti, uomini, donne e bambini”.
...riposa in pace, piccolo Aylan... Forse la tua morte non sarà stata inutile. Forse servirà a scuotere le coscienze di qualche xenofobo, con o senza felpa...
Tafanus