Enel Green Power sta infatti per dare vita al primo impianto ibrido al mondo capace di coniugare geotermia e biomasse, grazie a un investimento di oltre 15 milioni di euro.
La centrale “Cornia 2”, che si trova nel comune di Castelnuovo Val di Cecina, è pronta infatti a aumentare la propria produzione di energia rinnovabile tramite le biomasse. A presentare il progetto, la settimana scorsa, è stato l’amministratore delegato di Egp Francesco Venturini.
In particolare, l’impianto userà le cosiddette “biomasse di filiera corta” per surriscaldare il vapore geotermico, portandolo da una temperatura iniziale compresa tra i 150° e i 160° a una tra 370° e i 380°.
L’impianto ibrido biomassa geotermia avrà c5 MW di potenza aggiuntiva ai 13 MW già installati. Come risultato, la producibilità della centrale aumenterà di circa 37 GWh all’anno.
“La Toscana, grazie alla sua esperienza ormai centenaria nella geotermia, si trova già nel futuro” – ha affermato Venturini – “Le tecnologie ibride sono la nuova frontiera delle rinnovabili per ottimizzare i risultati e questo impianto, che integra in maniera innovativa biomassa e geotermia, rappresenta un modello replicabile per aprire nuovi scenari di sviluppo energetico, economico e occupazionale per il territorio”.
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