Il talk show ricalcando il taglio a cui siamo abituati della d’Urso, racconta storie di vita dei telespettatori, propone domande curiose e desideri dei protagonisti di tutti i giorni discusse con esperti, opinionisti e ospiti in studio. Chi cerca l’amore, chi vuole ricorrere alla chirurgia estetica e altro ancora, insomma gli interessi estivi del popolo italiano e poi prendendo spunto dalla cronaca si cerca di toccare anche argomenti di notevole interesse e particolarmente delicati.
Il dibattito sull’omofobia ne è certamente un esempio, gli ospiti aprono subito la discussione, dichiarano che una società che non trova scandaloso che sia orientamento sessuale a fare la differenza è da considerarsi una società incivile.
L’invito è quello di interrogarci tutti sul perché ultimamente stiano aumentando le aggressioni omofobe, perché questo odio nei confronti di qualcuno considerato diverso da scelte eterosessuali.
Forse la risposta sta proprio nel fatto che la Tv diffonde un’immagine distorta dell’omosessualità, fatta di lustrini, trucchi eccentrici, paillettes e piume? In realtà il gay è l’inquilino della porta accanto, è il medico, il macellaio che incontriamo tutto i giorni. La Tv trasmette solo la ridicolarizzazione dei gay? Anche i vari Gay Pride ovvero le manifestazioni dell’orgoglio omosessuale” contribuiscono alla spettacolarizzazione eccessiva, “sarebbe più opportuno scendere in piazza e dire NO alla violenza”, afferma con calore un’ospite, “sono gli stessi omosessuali che devono capire che le provocazioni distraggono dal vero problema”.
E su questa avventura abbiamo “l’onore” di sentire l’intervento del sindaco Buonanno che con la sua ben comprovata sensibilità esordisce: “quando viene picchiato un gay viene fuori un cinema…fate sempre le vittime…a uno vestito così non gliela dò la casa… se mi si presenta conciato così…(alludendo all’abbigliamento del sig. Emilio), deve fare una vita a posto se vuole una casa…non so io…ma come si presenta!
Questo singolo intervento ci mostra come i rappresentanti delle istituzione abbiano ancora molta strada da percorrere. E’ abominevole, come il nostro paese sia effettivamente ancora rimasto parecchio radicato su posizioni conservatrici. Presenza inquietante sulla scena politica italiana quella di un sindaco che insegna a discriminare invece di garantire uguali diritti indifferentemente dall’orientamento sessuale di ciascuna persona.
Sono costretta a dire al sindaco che sarebbe opportuno non discriminare per nessun motivo ne’ per orientamento sessuale ne’ per identita’ di genere tantomeno negli affitti delle case, bisogno primario per chi non ne possiede una.