tengo la tua foto.
Non ne ho al mondo
una più bella.Là dove sembra farsi sera,e il sole si distende obliquo,tu infili piccoli denti di leone
nel beccuccio della caffettiera.Tu come oro per me,io per te rame,ti conoscevo già prima,della prima guerra mondiale.Un grasso turco io ero allora,col mantello e il fez sulla testa,ti incontrai io
alla corte di Nicola.Poi i tempi cambiano, si confondono,e di tempo non ne resta altro.In una piccola cornice,tengo la tua foto.
Imants Ziedonis (trad. mia)
Oggi Imants Ziedonis, il più grande poeta lettone vivente, compie gli anni.
La Maza Kavalerija, un gruppo di musicisti lettoni (ne ho parlato qualche giorno fa qui), gli ha dedicato un disco "Viegli", canzoni composte su suoi testi, i cui proventi serviranno a costruire un museo digitale e multimediale nella casa di campagna del poeta.
Questa è una delle canzoni che fa parte del progetto "Viegli", Mazā bilžu rāmītī (In una piccola cornice).
Io spesso diffido delle poesie messe dentro una cornice musicale. Ma questa mi sembra venuta fuori con quella sottile dolcezza e leggerezza, che fruscia dai boschi di betulle di Murjani, dove il poeta ha casa, e che la Maza Kavalerija vuol trasformare in una casa museo. Sotto al video il testo originale della poesia di Ziedonis, che suona bellissima, specie con la voce di Kaupers.
Mazā bilžu rāmītī
man ir bilde tava.
Citas bildes pasaulē
man tik skaistas nava.
Tur ir tāds kā novakars,
saule laižas slīpi,
zelta pienenes tu spraud
kafijkannas snīpī.
Tu no zelta esi man,
es esmu no vara.
Tevi zināju vēl pirms
pirmā pasaul's kara.
Tad es biju resns turks,
ķitelī un čalmā,
tevi ieraudzīju es
Nikolaja galmā.
Laiki mainās, laiki jūk,
laika daudz vairs nava.
Mazā bilžu rāmītī
man ir bilde tava.