DAY2
Llanes - Playa del Torò
Spiaggia quasi deserta. L’odore e il rumore del mare. I colori, la luce, la sensazione della sabbia sotto i piedi nudi.
I gabbiani che si rincorrono. Forse giocano. Forse si contendono il pasto.
Una vista spettacolare dall’alto:il mare si confonde col verde che lo circonda.
Il tratto di costa che va da Santander a Gjion vanta oltre 200 playas. Una più bella dell’altra.
Ci muoviamo verso Ribadesella e in serata siamo di nuovo a Llanes.
La zona del porto è in fermento. C’è una specie di festa medievale con bancarelle e artisti di strada nei vicoli acciottolati che si diramano verso il porto.
Vendono dolci, vestiti, gioielli, borse di pelle.
Tutto rigorosamente fatto a mano.
Mangiamo “Pescado del dia” in un ristorantino del porto e finiamo la serata alle giostre. Due giri 5 euro. Un furto.
La Marmocchia però ride a crepapelle. Forse anche solo perché la giostra gira ad una velocità inaudita.
Anche la mia testa gira ad una velocità inaudita. Nel mio caso però si tratta di vino bianco. Dopo una giornata di sole riprende a piovigginare.
Ma qui è così. E si passa dai 28 gradi diurni ai 20 scarsi serali.
Ci tratteniamo a Llanes anche questa notte. Le ragazze dell’addio al nubilato erano a colazione questa mattina. Non credo avessero ancora toccato un letto (quanto meno per dormire).
DAY 3
Llanes – Playa de San Martin
I luoghi più incantevoli sono sempre quelli non segnati sulle mappe. Per raggiungerli c’è un solo modo: sbagliare strada e perdersi.
Seguiamo un sentiero sterrato per raggiungere una spiaggia. Ci ritroviamo in cima ad uno strapiombo a picco sul mare ad ammirare un paesaggio mozzafiato.
La Marmocchia inizia ad afferrare il senso di queste vacanze: non si sa dove, ma andiamo, vivendo tutto quello che incontriamo.
Nel pomeriggio sosta al Museo giurassico di Colunga. La nana chiama i dinosauri Linocelonti. D’altra parte due anni e mezzo sono un’età troppo tenera per parlare di ere geologiche ed estinzione.
In serata siamo a Villaviciosa.
Qui passeremo la notte.