PARTE DEL RICAVATO DALLA VENDITA DI QUESTO LIBRO SARA' DEVOLUTO ALL' ASSOCIAZIONE 'SOLETERRE' PER AIUTARE I BAMBINI MALATI DI CANCRO.
QUARTA: Vale e Linda si sono conosciute da bambine, tra i banchi di scuola, e si sono piaciute da subito. Hanno affrontato insieme le prime gioie e le prime difficoltà, tra giochi, scherzi, cuccioli da accudire e confidenze sussurrate in un orecchio, nell'angolo più riparato del giardino. Crescendo, i loro interessi sono cambiati e nuovi affetti hanno aggiunto colore alle loro esistenze, ma Vale e Linda non si sono lasciate mai. Tuttavia, proprio nel fiore degli anni, il destino tende loro il più crudele degli agguati: Linda, così bella, così giovane, si ammala e, dopo poco tempo, abbandona la vita prima ancora ch'essa inizi per davvero. Restano sospesi, i suoi sogni, privati di ogni possibilità di realizzazione. Tocca a Vale, adesso, affrontare un tipo ben diverso di malattia: il dolore della perdita. Un romanzo sull'amicizia, sulla sofferenza e sulla fuggevolezza della vita.
La storia di un'amicizia invincibile, più forte del tempo e della morte, un chiaro-scuro di ombre e luce di due anime legate per la vita e oltre.
Il libro si apre con il 'buio' di una camera da letto che ospita il corpo esanime di una giovane donna strappata alla vita. Una coetanea le siede accanto, la comtempla in un assordante silenzio. Disarmata e impotente.
Poi voltiamo pagina e la 'luce' ci accoglie strappandoci letteralmente da quella stanza funesta per condurci in un tempo e in un luogo remoti, in un passato d'innocenza, di giochi e di speranze.
Ciò che più ho amato di questo romanzo sono questi sprazzi di pura luce, questo affascinante viaggio nei ricordi che non appartengono solo alle protagoniste, ma a tutti quanti noi.
Assieme a Valeria e Linda riviviamo l'infanzia e l'adolescienza nelle loro tappe essenziali: l'amore per gli animali e la musica, il sole, le altalene, il campeggio, le vacanze, le passeggiate in bicicletta, i primi battiti del cuore, il primo motorino.
Nadia ci descrive una stagione dorata riempiendole delle sue mille sfumature, ci riporta alla nostra infanzia e a un periodo che, forse, abbimo scordato oberati dal ritmo frenetico della nostra vita.
Una nuova estate si affacciò repentina ai nostri occhi e ci tuffammo con gioia nella calda stagione, consce della spensieratezza che ci avrebbe regalato quel periodo. L'aria azzurra e afosa correva verso di noi, pronta a svelarci mille nuove avventure.
Eravamo molto giovani e la vita si apriva davanti a noi come una strada larga e spaziosa: avremmo soltanto dovuto percorrerla serenamente, lasciando al tempo il compito di rendere ogni cosa semplice e spontanea.
Gli ambienti sono descritti con maestria, ogni capitolo è dominato da pennellate di colore e i pochi dialoghi sono compensati da una voce narrante profonda e maestosa, sensibile e delicata.
Un altro tema ricorrente è quello della perdita analizzato in ogni sua forma: il mutare delle stagioni, la perdita di una cane, di un gatto, di un amico. Assieme alla protagonista viviamo il dramma della morte e delle inevitabili conseguenze di un animo fragile e sofferente. Conosciamo le famigerate 'crisi di panico' e le trappole della psiche.
Ero arrabbiata col mondo e con la vita, che a volte scivola via silenziosa, piegandosi ai voleri della morte.
Ero scossa dagli eventi e incapace di riemergere da sola dalla profondità della mia angoscia.
Ci si riscopre a trattenere il respiro nei capitoli di 'buio' dove ti ritrovi sempre a sperare scioccamente in un finale alternativo, temendo al tempo stesso il fantasma che aleggia accanto a Linda come un orologio che scandisce le ore, irremovibile e austero. In noi si fa strada il desiderio spasmodico di cancellare quel percorso già tracciato.
E poi il fiato torna a riempirci i polmoni, letteralemente, nei capitoli di 'luce' e di illusione.
Un romanzo che ti penetra dentro, constrasti emozionanti tra buio e luce, tra vita e morte. Un viaggio intenso e vibrante che fa sorridere e piangere, sognare e precipitare.
Il viaggio di due amiche, di due 'sorelle' che neppure la morte interromperà.