Succedeva qualche mese fa. Complici delle vacanze organizzate all’ultimo minuto e la voglia di sfuggire ai soliti itinerari, abbiamo deciso un sabato mattina di metterci in auto e scendere lungo lo stivale. Giá lo scorso anno approfittammo di un’auto e qualche giorno (ricordate?), allora era la costa tirrena, questa volta abbiamo scelto l’Adriatico.
Pronti a partire con noi?
Prima tappa: Ravenna con il suo Mausoleo!
Pitstop gastronomico: l’acciuga osteria. Voto: più che buono!
Seconda magnifica tappa (incluso meritato riposo): la riserva del Conero, un’oasi ambientale nata attorno al Monte Conero che vi lascerá senza fiato.
Rifugio: Fortino Napoleonico (location incantevole, stanze senza troppe pretese)
Vitto: come potevamo privarcene?? Clandestinamente e meravigliosamente al Clandestino dell’eccezionale Moreno Cedroni. Anche lui un’oasi nel quasi-deserto della gastronomica di livello italiana. Cena interessante, alcuni piccole imprecisioni, ma lo perdoniamo perché il locale aveva appena riaperto dopo la chiusura invernale e il personale ha saputo compensare grandemente alle sbavature rilevate. Voto: alto.
Loreto e la Madonna Nera. Fermatevi e visitate la Basilica della Casa senza dimenticare i Camminamenti della Ronda. La basilica infatti é fortificata nella parte alta con un cammino di ronda e beccatelli in pietra che li sostengono. I camminamenti sono corridoi coperti e sporgenti con una serie di finestre che oggigiorno permettono di ammirare dall’alto una bellissima vista sulle campagne circostanti e sulla Riviera del Conero.
E poi la tappa gastronomica. La migliore sosta della vacanza. Uliassi. Pranzo stellare. Lascio parlare le immagini. Mi commuovo ancora…tutto semplicemente perfetto!
Ed é tempo di cambiare regione e di riposare. Umbria. Nocera umbra. Relais Monastero San Biagio. Un antico monastero incastonato nella collina umbra ospita un hotel contenuto ma curato. Con un’interessante spa.
Giriamo intorno al nostro fulcruo (Nocera appunto). Prima tappa: Spello le sue viuzze (purtroppo non infiorate al momento in cui passiamo noi) e la crescia con prosciutto di cinghiale. I love street food. A pochi passi non potete dimenticarvi del Borgo Antico di Colle Pino. Una vera chicca!
Umbria é anche vino. Montefalco. E come non nominare Caprai? Ecco la nostra visita alla tenuta!
Ma Montefalco é anche e soprattutto storia.
E cibo. Fermatevi all’osteria all’alchimista. Non ne rimarrete delusi.
Lo sapevate che il miglior frantoio d’Italia 2014 secondo il Gambero Rosso sta proprio qui? Beh noi siamo andati a trovare la famiglia Decimi a Bettona e siamo stati conquistati della passione e voglia di riuscire di Graziano Decimi e della sua piccola realtá familiare. Siamo partiti con un pó di prodotti da provare e vi assicuro che ora non voglio altro olio sulla mia tavola. In love!
Ed eccoci alla tappa che piú conserveró nel mio cuore: Bevagna! Che emozioni mi ha regalato questo paesino! Oltre a tanti bellissimi ricordi, la macelleria Scottadito (che di sera si trasforma in osteria) ci ha obbligati a portar via salumi di ogni tipo! Anche qui l’entusiasmo travolgente del proprietario non vi lascerá indifferenti!
Lasciamo l’Umbria e cominciamo la risalita. Ma ci meritiamo ancora una sosta. Modena. QuartoPiano B&B. Delizioso.
Da Panino. Spaziale!
Osteria Francescana. Aspettavo da tempo questo momento, dopo essere rimasta a bocca asciutta al Fooding di qualche anno fa (qui). Ecco forse lo aspettavo da troppo tempo e con troppa enfasi.