A cura di Pinkafé
A Dicembre ci siamo occupati di un fenomeno tutto italiano, ovvero l'editoria in edicola, e intervistato diverse voci autorevoli, editor ed alcuni autori di punta delle collane che annoverano generi come il thriller, il giallo, il fantasy, la fantascienza e il romance, storico e contemporaneo. Non potevamo quindi esimerci dal prolungare il nostro speciale in onore dell'esordio di una nuova autrice italiana, che sicuramente si distinguerà per il suo stile curato ed elegante e per le storie piene di sentimento. Stiamo parlando di Linda Kent, e del suo libro d'esordio "Il Profumo delle Rose Selvatiche" (uscito questo mese per la collana Classic dei Romanzi Mondadori), dal quale traspare un amore speciale per l'Inghilterra, e in particolar modo per Bath, dove ha ambientato la storia. Le abbiamo quindi chiesto di accompagnarci, ripercorrendo le righe del romanzo, alla scoperta della Bath dei protagonisti Anne e David, e con nostro grande piacere, lei ha accettato con entusiasmo.
Prima di lasciarvi alle parole di Linda Kent, desideriamo segnalarvi la VIDEOINTERVISTA pubblicata sul blog Mondadori nella quale l'autrice presenta il romanzo, e il link al PROLOGO, che Mondadori ha reso disponibile gratuitamente per i lettori.
“Un romanzo che sembra scritto sulla seta.”
Angela White
Anne March conduce una vita ritirata, e non esce mai in pubblico se non celando il viso con un cappello o un velo.
Solo un bambino con il quale stringe una profonda amicizia ha il privilegio di guardarla negli occhi. È Andy, il figlio del suo vicino David Greenwood, barone Glamorgan.
David è un uomo oppresso da un passato drammatico, che cerca di dimenticare allontanando il figlio.
Il rapporto che Andy stabilisce con Anne, e soprattutto il fascino misterioso della donna, attirano David inesorabilmente, facendogli desiderare di rimettersi in gioco e di innamorarsi ancora.
Ma una nebbia di segreti e di equivoci si alzerà presto a offuscare il loro amore…
di Linda Kent
Ancora oggi, ogni volta che attraverso i suoi ampi viali e osservo le costruzioni neoclassiche realizzate nella locale pietra color ambra, dimentico di vivere nel XXI secolo e mi sembra di ritornare indietro nel tempo, all’epoca di Persuasione e Northanger Abbey.
Permettetemi quindi di considerarmi il vostro “cicerone virtuale” e di condurvi in alcuni dei luoghi che hanno visto nascere e fiorire l’amore fra Anne March e David Greenwood, barone Glamorgan.
Il primo incontro
Tutti i lettori di Jane Austen e dei romance ambientati a Bath conoscono, almeno di nome, le Assembly Rooms, il luogo deputato per eccellenza a tutti gli avvenimenti pubblici di una certa importanza.
Si tratta di quattro ambienti, molto spaziosi ed eleganti, racchiusi in una costruzione edificata secondo i canoni neoclassici che ispirarono i grandi architetti di questa città (John Wood il vecchio e John Wood il giovane).
Ancora oggi, la Sala da tè, la Sala per il gioco delle carte, la grandissima Sala da ballo e la Sala Ottagonale ospitano lussuosi banchetti, mostre o rassegne.
Le Upper Assembly Rooms furono inaugurate nel 1771 e sostituirono le preesistenti Lower Rooms costruite nella parte bassa della città.
È proprio nella Sala Ottagonale, durante un concerto, che per la prima volta David vede Anne. Anche se “vedere” non è proprio il termine corretto…
La magia di un giardino
Può uno scenario influenzare una storia d’amore?
Certamente, soprattutto se stiamo parlando dei Sydney Gardens, il più antico parco di Bath. Disegnato dall’architetto Harcourt Masters nel 1795, divenne ben presto il luogo più alla moda per vedere e farsi vedere dalla migliore società. Esattamente come Hyde Park a Londra.
E inoltre, come a Vauxhall, questi giardini erano un vero e proprio “luogo di delizie”, con cascate artificiali, ricostruzioni di edifici fiabeschi e un labirinto nel quale era facile perdersi… soprattutto se si era giovani e innamorati. Durante la bella stagione, le notti erano illuminate da lampioncini colorati e in occasioni particolari, come il genetliaco del sovrano, si poteva assistere a spettacoli pirotecnici.
Anche Anne e David sperimenteranno la magia di una notte d’estate ai Sydney Gardens.
La “buona società”
Il luogo pubblico nel quale è d’obbligo mostrarsi per chiunque faccia un minimo di vita sociale, è la cosiddetta “Pump Room”, ovvero l’edificio che racchiude la preziosa fonte di acqua minerale considerata un toccasana per tutte le malattie, dalla digestione difficile alla gotta. Peccato che abbia un sapore orribile!
Vincere la diffidenza e la ritrosia di Anne non è cosa da poco. La donna che affascina lord Glamorgan con il suo mistero è riservata e poco propensa a mostrarsi in pubblico. Tuttavia, David può essere molto persuasivo e riuscirà a convincerla a passeggiare con lui all’interno dell’ampio salone.
Trascorrere una mattina alla Pump Room è il modo migliore per incontrare la gente che conta, come sanno tutti. E naturalmente lo sa anche Mrs. Althea Claridge, alla disperata ricerca di un genero ricco e piacente…
Una serata particolare
A proposito dei Claridge: dove viveva a Bath chi godeva di un certo status sociale?
Il Circus e il Royal Crescent sono fra i più famosi esempi dell’architettura neoclassica di Bath. Costruiti dai Wood (padre e figlio), probabilmente per ricordare i simboli massonici del sole e della luna, questi complessi residenziali sono davvero magnifici.
Visitando il n. 1 del Crescent (all’interno del quale è stata ambientata una scena del film Persuasione), si può comprendere ancora oggi come i ricchi proprietari dell’epoca georgiana arredassero le loro case. Il salotto, la sala da pranzo, le camere da letto, la stessa grande cucina con tutti i suoi arredi, recano l’impronta di un’eleganza sobria e impeccabile.
Esattamente quell’eleganza che mancava a Mrs. Claridge.
Uno sguardo al ponte
Camminando sotto braccio per le vie di Bath (e vi assicuro che non ci si stanca affatto!) abbiamo attraversato il cuore della città vecchia.
Prima di salutarci, fermiamoci un momento ad ammirare il profilo del Pulteney Bridge, che a noi italiani ricorda Ponte Vecchio a Firenze.
Il fiume scorre veloce e il sole al tramonto conferisce una tonalità dorata agli edifici.
Appoggiati contro la spalletta di pietra lasciamo che lo sguardo sfiori il profilo delle colline che circondano la città e i giardini dalle aiuole eleganti.
Come me, anche Anne March amava molto questo paesaggio, ne sono sicura.
Così come amava la sua casa, il giardino, e le rose selvatiche…