L’Istituto Svizzero di Roma presenta giovedì 27 febbraio alle ore 18,30 presso Villa Maraini Studio Roma, un programma transdisciplinare di otto settimane, che avvia la ricerca annuale Come affrontare la crisi: regole e prassi alla prova. Un ambito di lavoro, produzione e creazione in cui verificare il ruolo e il potenziale dell’arte e dei saperi, offrendo borse di studio, visiting artist e scholar a livello europeo con l’ambizione di definire un modello per un istituto di ricerca delle arti, la cultura e le scienze.
Un’occasione per aprirsi alla città, discutendo di istituzioni nella crisi e di pratiche formative della crisi a cui partecipano voci diverse come:
Giacomo Bulla / Claudio Di Giambattista, Artigiani
Cecilia Canziani, Co-direttrice Fondazione NOMAS
Stefano Chiodi, Docente di Storia dell’Arte contemporanea, Università di Roma Tre
Lia Fassari, Docente di Sociologia della Cultura, Università di Roma La Sapienza
Giacomo Marramao, Direttore scientifico della Fondazione Basso
Anna Mattirolo, Direttrice MAXXI Arte – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Luana Perilli, Artista, Docente alla Cornell University
Massimo Prampolini, Docente di Semiotica, Università di Salerno
Francesco Raparelli, Libera Università Metropolitana di Roma
Paolo Vinci, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Scuola di Roma
Un dibattito che proseguirà e vedrà coinvolti artisti, docenti, ricercatori e studenti tra i protagonisti dell’arte contemporanea, delle università e delle sperimentazioni non accademiche di Roma, gli attori del mondo della produzione culturale cittadina e i suoi centri di ricerca, associazioni culturali, fondazioni e biblioteche.
Studio Roma, che si snoda con diversi appuntamenti tra febbraio e aprile 2014, comprende differenti attività tra le quali una conferenza con Peter Utz , due letture in comune con Paolo Virno, uno studio di caso con Miltos Manetas, un seminario di ricerca con Gunther Teubner. Infine un laboratorio di due settimane ideato da Peter Friedl, al quale parteciperanno storici, artisti, psicologi e studiosi delle scienze umane a livello internazionale.
L’Istituto Svizzero di Roma dalla sua fondazione nel 1949 ha promosso la formazione di giovani artisti e scienziati svizzeri, offrendo loro la possibilità di residenza a Roma. Oggi è possibile proseguire verso una nuova tappa che permetterà di affrontare insieme le trasformazioni contemporanee. L’ambizione è sviluppare un insieme di attività di formazione, di ricerca e di creazione, in base a un processo non gerarchico di interazione tra svariati ambiti e diverse discipline artistiche e scientifiche.
Una pluralità di posizioni per immaginare le istituzioni tra il rinnovamento delle regole nel campo della conoscenza. Quali saperi sono capaci di arricchire la capacità di esperienza comune e singolare? Dove registrare gli smottamenti nei formati delle attività educative e di ricerca? Come mettere alla prova regole e prassi istituzionali? Un confronto per riflettere sulle necessità comuni, quanto irreversibili del nostro tempo.
Programma Studio Roma 2014
Dibattito
Studio Roma. Arte, conoscenza, educazione
27 febbraio, ore 18.30
Conferenza
Peter Utz
La cultura della catastrofe. Come le letterature svizzere coltivano gli scenari dei disastri
28 febbraio ore 18.30
Lettura in comune
Paolo Virno legge Il perturbante di Sigmund Freud
3 marzo
Lettura in comune
Paolo Virno legge «Spazio di esperienza» e «orizzonte di aspettativa»:
due categorie storiche di Reinhart Koselleck
4 marzo
Studio di caso
Miltos Manetas
Il paesaggio digitale
6-8 marzo
Seminario di ricerca
Gunther Teubner
Toccare il fondo: dipendenza collettiva e crisi sociali
13 marzo
Laboratorio
Peter Friedl
Touch of Joy. Esercizi di immaginazione
31 marzo – 12 aprile
Per il programma completo consultare il sito www.studioroma.istitutosvizzero.it
Ufficio stampa: Alessandra Santerini alessandrasanterini@gmail.com cell. 335 6853767
LA CULTURA DELLA CATASTROFE
COME LE LETTERATURE SVIZZERE
COLTIVANO GLI SCENARI DEI DISASTRI
PETER UTZ
CONFERENZA
Venerdì 28 febbraio 2014, ore 18.30
Ingresso libero
Istituto Svizzero di Roma
Via Ludovisi 48 – 00187 Roma
T. +39 06 420 42 620
arte@istitutosvizzero.it
www.istitutosvizzero.it
All’interno del tema annuale di Studio Roma Come affrontare la crisi: regole e prassi alla prova la catastrofe nelle sue varie sfaccettature può assumere un ruolo centrale. In aggiunta alle ricerche sul campo e alle riflessioni antropologiche e sociali, Peter Utz ne approfondisce la dimensione letteraria. Sulla linea di confine tra natura e cultura si manifestano i crolli e cedimenti che vengono definiti “catastrofi”. Le letterature svizzere coltivano, come rovescio dell’idillio alpino, le catastrofi naturali e assumono la doppia funzione di renderci partecipi emotivamente degli eventi e di inscriverli nella memoria culturale. Dipingendo quale potrebbe essere “la peggior piega possibile” degli eventi, la letteratura libera in forma di creatività estetica l’energia con cui la catastrofe scardina qualsiasi confine.
Peter Utz È professore di letteratura tedesca alla Facoltà di Lettere dell’Università di Losanna. Specializzato nell’opera di Robert Walser, ha lavorato lungamente alla pubblicazione di un saggio critico su questo autore, apparso con il titolo Tanz auf den Rändern: Robert Walsers “Jetztzeitstil” (Suhrkamp, 1998), poi tradotto in francese Robert Walser: Danser dans les marges (Zoé, 2001). Peter Utz ha inoltre un vivo interesse per il processo di traduzione, che è stato al centro della sua opera Anders gesagt – autrement dit – in other words. Übersetzt gelesen: Hoffmann, Fontane, Kafka, Musil (Carl Hanser, 2007). Di recente i suoi studi si sono concentrati sulla cultura della catastrofe nella letteratura svizzera: Kultivierung der Katastrophe: Literarische Untergangsszenarien aus der Schweiz (Fink, 2013).
Traduzione simultanea (IT-DE/DE-IT).
Per il programma completo consultare il sito www.studioroma.istitutosvizzero.it