Incanto

Creato il 01 giugno 2011 da Renzomazzetti

frutta.

Che cos’è la concorrenza per i lavoratori? E’ il lavoro messo all’incanto [incanto:assegnazione di contratti di lavoro o vendita di beni sottoposti a esecuzione forzata, effettuate mediante gara aperta tra vari concorrenti, in modo da consentire una più rapida e vantaggiosa conclusione del contratto di appalto o di vendita]. Un impresario ha bisogno di un operaio: tre si presentano. Quanto volete per il vostro lavoro? Tre franchi: ho moglie e dei bambini. Bene, e voi? Due franchi e mezzo: non ho figli, ma ho moglie. A meraviglia. E voi? Due franchi mi basteranno: sono solo. A voi dunque la precedenza. E’ fatto: il mercato è concluso. Che accadrà dei due proletari esclusi? Si lasceranno morire di fame, bisogna sperarlo. Ma se diventassero ladri? Non temete: abbiamo dei gendarmi. E assassini? Abbiamo il carnefice. Quanto al più fortunato dei tre, il suo trionfo non è che provvisorio. Se arriva un quarto lavoratore, così robusto da digiunare una volta ogni due giorni, la china del ribasso raggiungerà il fondo: nuovo paria [paria:chi per la sua appartenenza ai più bassi gradi della scala sociale viene fatto oggetto di sprezzante noncuranza e desolante abbandono], nuova recluta per la galera, forse! Si dirà che questi orribili risultati sono esagerati; che sono possibili, in ogni caso, soltanto quando i posti non sono sufficienti per tutte le braccia che vogliono essere occupate? Domanderò, a mia volta, se la concorrenza porta per caso in sé di che impedire questa sproporzione omicida. Se la tal industria manca di braccia, chi mi assicura che, in questa immensa confusione creata da una competizione universale, la tal’altra non ne rigurgiti?

Non è lecito dire all’industria abbandonata ai capricci dell’egoismo individuale, a questa industria, mare così fecondo di naufraghi: tu non andrai più lontano? La concorrenza illimitata non è che un procedimento per mezzo del quale i proletari sono costretti a sterminarsi a vicenda. (meditazione su: Organizzazione del lavoro, 1839 di Louis Blanc).

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ALL’ORTO

All’orto! All’orto!

La terra non si ribella?

Tutto accetta, supina soccombe?

Sdegnata si ritrae vergognosa?

Senza un pizzico di fantasia?

Senza alcuna umana utilità?

Veramente è persa la speranza?

Non più riposa saggio nel sogno?

Funziona bene il tubo digerente?

Rutta liberamente sazio il consumatore?

Sgomita sculettando il mercato spensierato.

Verdure genuine, verdure genuine!

-Renzo Mazzetti-

Maya:la concorrenza è per il popolo un sistema di sterminio.Louis Blanc.


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