Incarico di locazione e proposta conforme

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Volevo porre all'attenzione dei partecipanti al blog, un episodio che mi è capitato di recente, con lo scopo di avere qualche consiglio utile da chi ha già avuto esperienza positiva in merito.

Alcuni giorni fa un nostro agente immobiliare avendo un incarico di locazione in esclusiva e non scaduto, ha ritirato una proposta di locazione conforme all'incarico stesso, ma il proprietario non vuole locare l'immobile proprio a quel cliente, nonostante sia solvibilissimo, disposto a fare una fidejussione di 12 mensilità a prima presentazione in favore del proprietario (come richiesto dall'Incarico). La motivazione addotta è perchè il proprietario non ha avuto una buona impressione. Ma in verità, abbiamo scoperto che lo stesso cliente aveva già contattato il proprietario, prima di conferire l'Incarico a noi, e si erano quasi accordati per un canone di locazione pari al doppio di quello posto a base dell'Incarico di locazione, quindi il proprietario stava chiaramente speculando. A questo punto, trattandosi di un impegno economico importante, il cliente si prende un periodo di riflessione, ma nel frattempo il proprietario ha conferito l'Incarico a noi e quando il cliente ha visto i nostri annunci sul web, si è precipitato presso il più vicino ufficio ed ha formulato la Proposta di locazione conforme all'Incarico ricevuto.

Morale della favola, il proprietario non gli vuole locare l'immobile e ci sta impedendo di fare appuntamenti per locarlo ad altri clienti.

Però siamo venuti a conoscenza del fatto che il proprietario ha contattato privatamente il cliente proponente e gli ha proposto di accordarsi in privato, senza l'agenzia immobiliare, perchè quest'ultima lo avrebbe diffamato e quindi spinto a non fargli accettare la proposta. Fortunatamente che le mail che il proprietario ci aveva inviato, addirittura diffidandoci dal considerare accettata la proposta in quanto conforme, le avevamo conservate e quindi abbiamo potuto far vedere la realtà dell'accaduto al cliente che era venuto in ufficio minacciando di farci una querelle per discriminazione e classismo sociale.

Adesso la situazione è ferma, cioè la proposta è scaduta ed il cliente ha ritirato la cauzione che aveva lasciato, ed il proprietario ci impedisce di lavorare sull'immobile, come potremmo risolvere questa situazione, qualcuno ha avuto esperienze in tal senso?

Qualche giorno fa, lasciavamo un commento ad un articolo, che disegnava l'agente immobiliare come un'arpia e che quasi volesse abbindolare il povero proprietario. In quel commento, ed in quelli successivi, pur condannando in parte l'operato dell'agente immobiliare, riconoscevamo, in maniera molto elegante, che molte volte i proprietari ricorrono all'agenzia immobiliare per sfruttare gli strumenti e le capacità di questa, ma allo stesso tempo cercano di lasciarsi una porta aperta, anche più di una, per poter "sfruttare a costo zero le capacità e l'organizzazione dell'agenzia immobiliare. 

E questo post conferma in pieno quello che dicevamo, quindi come si suol dire:" a pensar male non sta bene, ma molte volte ci s'indovina".