Ebbene, nella serata di sabato 21 febbraio la “Oberdan” è stata incendiata da ignoti che si sono introdotti all’interno e dopo aver sparso dappertutto tempera e succo di frutta, divelto banchi e sedie, aperto gli armadi, mangiato quello che trovavano e fumato, hanno fatto una catasta di zaini ed appiccato il fuoco. Un’intera aula è andata distrutta, le fiamme sono arrivate fino al soffitto ed hanno arso libri, quaderni, effetti personali degli alunni, materiale didattico, persino le pagelle e tutto il lavoro svolto in questi mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Oltre ai danni materiali gravissimi pensiamo anche all’oltraggio alla scuola come istituzione, alla profanazione di un luogo di formazione e di crescita che deve essere sicuro per antonomasia, allo schiaffo dato a questi bambini, alle loro famiglie ed alla società civile tutta.
In questo scenario desolante la reazione è stata forte ed immediata con una grande sinergia tra la scuola, le famiglie, il Municipio XII, il Sindaco, il comitato di quartiere. Sorprendentemente per i cittadini disabituati al buon funzionamento della cosa pubblica, tutte le istituzioni sono intervenute tempestivamente ed hanno fatto la loro parte con estrema competenza e concretezza. La scuola è rimasta chiusa soltanto un giorno per permetterne la pulizia. I disagi ci sono ancora; gli spazi della scuola sono stati ridistribuiti per trovare posto agli alunni che non hanno più un’aula in attesa che finiscano i lavori di ristrutturazione che però sembra siano già iniziati. Certo, ora ci si aspetta che gli impegni presi da parte di Marino e di Cristina Maltese –presidente del Municipio XII- per mettere la scuola in sicurezza vengano onorati nei tempi promessi, ma l’atteggiamento tenuto finora fa ben sperare.
A chiudere il cerchio deve pensarci la Soprintendenza ai Beni Architettonici che tutela la scuola ed il parco antistante. La ex Villa Baldini non è certo stata costruita dai Bernini –Pietro e Gian Lorenzo- come la Barcaccia, ma le sue vicende meritano una risposta immediata. C’è bisogno di collaborazione e di un parere repentino perché il messaggio da dare è che si va avanti: la scuola non può essere bloccata da atti incivili, il futuro, di cui i bambini sono portatori, non si ferma.Barbara