Inchiesta su Albalonga e Albafor

Creato il 15 ottobre 2011 da Laverita

1. SITUAZIONE
Di fronte al rischio di dissesto finanziario delle municipalizzate assistiamo da alcune settimane a uno scambio di accuse tra opposizione e maggioranza che non aiuta a capire le cause del problema e nemmeno a trovare le soluzioni. Proviamo a ricostruire la realtà con dati e numeri, tentando di fornire elementi di giudizio il più possibile oggettivi.
Negli ultimi anni si è affermata la tendenza a "esternalizzare" alcuni servizi pubblici, cioè si sono affidate a soggetti esterni alcune attività prima svolte direttamente dalle amministrazioni comunali. Questo è il caso ad esempio dell'acqua e delle fognature.
Anche il Comune di Albano ha scelto di percorrere questa strada ed oggi è socio unico dell'Albafor, che si occupa di formazione, e dell'Albalonga che gestisce un insieme molto vario di servizi per conto del Comune: i parcheggi a pagamento, le farmacie comunali, gli asili nido, il teatro Alba Radians, i servizi socio assistenziali, la ludoteca, le affissioni, la pulizia degli uffici e dei bagni pubblici, i servizi di accoglienza presso il museo e alcune funzioni di supporto amministrativo in vari uffici comunali.
La discussione sui reali vantaggi delle esternalizzazioni è aperta, alcune esperienze in particolare hanno evidenziato come conseguenze aumenti dei costi per i cittadini e un peggioramento della qualità del servizio.
L'Albalonga è stata costituita nel 2002 principalmente per evitare i vincoli imposti dal patto di stabilità, come il blocco delle assunzioni, e per alleggerire il bilancio comunale di alcune voci di spesa corrente. In pratica in questo modo è stato possibile spendere indebitandosi, senza avere i limiti e i controlli imposti alla pubblica amministrazione.
Oggi l'Albalonga insieme all'Albafor occupano circa 330 dipendenti, dei quali 120 assunti durante l'ultima campagna elettorale e in totale hanno ... precari con contratti a tempo determinato. Il costo dei neo assunti supera il milione di euro l'anno, ma quali sono i nuovi servizi che dovrebbero giustificare questo aumento del personale?
Solo l'Albafor ha ben 21 dirigenti che costano all'azienda circa 750.000 euro l'anno. Per capirci una scuola media come quella di Albano: con circa 600 bambini suddivisi in 30 classi su tre sedi, ha tra corpo docente e personale tecnico amministrativo circa cento persone e la dirigente scolastica è una sola in comune con la scuola media di Castel Gandolfo.
Il principale capitolo di spesa di queste società sono gli stipendi del personale. Le assunzioni avvenivano per chiamata diretta senza concorsi, cosa che da giugno 2010 non è più possibile perché grazie a una modifica dello statuto si dovranno applicare le stesse regole vigenti per la pubblica amministrazione.
Per anni abbiamo denunciato la mancanza di trasparenza nella gestione e gravi casi di incapacità gestionale. Ad esempio pochi sanno che l'Albalonga per anni ha gestito un bar interno al tribunale, mettendo da parte le considerazioni sull'opportunità che un soggetto pubblico gestisca un bar, vorremmo sapere perché sia rimasto aperto fino ad arrivare a perdere 23.000 euro l'anno? Oppure perché la gestione delle mense scolastiche perdeva circa 300.000 euro l'anno? Forse adeguare il prezzo sotto elezioni era troppo impopolare.

2. CONTESTO
L'amministrazione comunale deve fare i conti con i tagli imposti dal governo agli enti locali, che per Albano ammontano a circa 1.300.000 euro.
A questi si aggiungono 2.800.000 euro per un risarcimento stabilito dal tribunale al termine di una causa iniziata nei primi anni '90 per una procedura di un esproprio fatta male. Il Comune ha fatto ricorso, ma per il momento la sentenza è esecutiva e vorremmo sapere quando, dove e chi ha fatto questo esproprio e perché oggi dovrebbero essere i cittadini a pagare il risarcimento.
Visto che il totale delle entrate del Comune ammontano a circa 46 milioni di euro, siamo di fronte a una diminuzione del 10% delle risorse.
In questo momento serve un'opposizione capace di fare proposte e non solo di scaricare le proprie responsabilità sull'attuale maggioranza.
D'altra parte l'amministrazione rischia di rimanere con il classico cerino in mano, per questo è importante essere trasparenti, cercando di spendere meno per erogare gli stessi servizi, aumentando la produttività e tagliando gli sprechi.
Serve una drastica cura dimagrante, l'Italia in genere non può più permettersi strutture elefantiache poco efficienti.

3. CAUSE
Molti si accorgono del problema solo adesso, perché le due società rischiano di rimanere schiacciate dai debiti. Sono tutti d'accordo nel dire che questo sia l'effetto di anni di gestioni clientelari, poco trasparenti, aggravate dall'incapacità di persone scelte non in base al merito.
Il business delle municipalizzate non risente di bruschi cali della domanda, si possono fare previsioni abbastanza attendibili del fabbisogno di personale o di cassa. Inoltre un'azienda non fallisce se per un anno registra una perdita, come vorrebbe far credere la propaganda dell'opposizione. Ci sono voluti anni e anni di gestioni dissennate per far fallire l'Alitalia, e abbiamo visto come a Roma le assunzioni clientelari abbiano portato quasi al fallimento dell'azienda di trasporto pubblico (ATAC).
Comprare i voti sfruttando i bisogni della gente è una pratica comune tra i politici più squallidi e incapaci. Più le persone sono bisognose, più il "prezzo" del voto è basso. Possono bastare 50 euro o due buste di spesa, ma la strada più conveniente è elargire assunzioni nelle aziende pubbliche e far pagare il conto alla collettività.
Questo è il meccanismo che permette ai politici disonesti di mantenere il potere e contemporaneamente di peggiorare i servizi erogati dalle municipalizzate, che si ritrovano dipendenti poco capaci e fedeli al politico che li ha fatti assumere, invece che all'azienda.
I cittadini onesti sono disposti a fare ancora sacrifici per mantenere posti di lavoro frutto del voto di scambio?
In Italia calpestare il merito per far posto ai raccomandati è una consuetudine talmente consolidata, che per alcuni sembra strano il contrario. Cosa hanno queste persone di più di altre centinaia di giovani senza lavoro? Hanno venduto il voto delle loro famiglie in cambio di un posto di lavoro che meritava qualcun altro.
Si può tagliare il nodo gordiano della corruzione, dell'incapacità e del parassitismo, ma non basta far finta di fare i concorsi, serve coraggio e la voglia di cambiare le cose per il bene dei nostri figli.

4. PROPOSTE
Tra gli scenari possibili c'è un'azione di responsabilità presso la Corte dei Conti nei confronti dei precedenti amministratori che potrebbe far ottenere un risarcimento, non solo per le irregolarità contabili che dovessero essere scoperte, ma anche per eventuali inadempienze di obbligazioni fiscali e previdenziali, nonché per ipotesi di sottrazione di valori sociali attraverso acquisti a valori gonfiati o svendite.
In pratica quello che il simpatico personaggio di Gasperino nel Marchese del Grillo rimprovera al suo amministratore: "Ma come, compramo tutto a tre volte il prezzo corente e solo 'a legna 'a vennemo alla metà?!?! Dice nun me fido..."
La responsabilità deriva anche dall'eventuale omissione di tutte quelle cautele e verifiche normalmente richieste per la scelta di un'operazione economica, come possono essere i bandi di gara o le aste per la scelta dei fornitori. Infatti i sistemi di selezione pubblica dei fornitori servono a garantire non solo trasparenza, ma anche a facilitare la concorrenza e ottenere dei risparmi.
In questo modo si farebbero pagare i reali responsabili, salvando i lavoratori e i fornitori in buona fede, ma soprattutto gli ignari cittadini.
Per reperire nuove risorse si deve puntare con decisione sull'innovazione. Ad esempio adottando i software liberi, come "open office", si potrebbe tagliare drasticamente la spesa per le licenze dei programmi istallati sui PC degli uffici comunali (1), istallando pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole o sostituendo i sistemi di illuminazione pubblica tradizionali con quella a LED si possono ottenere risparmi anche del 90%, ecc...

(1) per scrivere gli articoli del blog uso open office.