Sono emerse storie davvero incredibili, mai viste prima: non solo quelle dei testimoni di giustizia che hanno pagato con la vita la scelta di raccontare allo Stato quello che sapevano, quello che avevano visto, come Lea Garofalo, moglie di un boss della ‘ndrangheta, uccisa nel 2009. Verranno raccontate anche le storie dei testimoni di giustizia che, da quando sono entrati nel “programma di protezione”, hanno perso tutto: casa, lavoro, città, senza avere in cambio la possibilità di una vita diversa. Come Carmelina Prisco o Pino Masciari. E le storie di chi ha rinunciato alla propria identità, come Piera Aiello o Giuseppe Carini, che oggi vivono con nomi diversi. Verranno mostrate le difficili esistenze dei testimoni di giustizia che ancora vivono, sotto scorta, nei loro luoghi di origine. Isolati dalle comunità e dimenticati dallo Stato. Sono le storie di Tiberio Bentivoglio di Reggio Calabria, di Nello Ruello di Vibo Valentia, di Ignazio Cutrò di Bivona, in provincia di Agrigento.
Nel frattempo, gli organici dei magistrati e degli uomini delle forze dell’Ordine che combattono la battaglia contro la Mafia, vengono progressivamente ridotti. Storie di veri “eroi” civili, che lo Stato sembra aver dimenticato. Una vera e propria sconfitta per l’Antimafia, una vittoria per la Mafia.
“Testimoni di giustizia” è un racconto di Riccardo Iacona, con Federico Ruffo ed Elena Stramentinoli.