Era il 18 gennaio 1990. Un vento fresco, a tratti forte, soffiava da sud, portando con sè nubi cariche di pioggia.Il viale della stazione di Limhamm era deserto, a parte qualche isolata automobile i cui fari si riflettevano nelle vetrine o sull'asfalto bagnato.Con il vento alle spalle era facile camminare. Le raffiche più violente quasi mi sollevavano, spingendomi verso l'imbarcadero dei traghetti, dov'ero diretto. Ma non avevo alcun motivo di affrettarmi, un giovedì sera del primo mese dell'anno, quando i traghetti viaggiano mezzi vuoti e la sala d'aspetto invita a tutto fuorchè ad aspettare.Björn Larsson, Il cerchio celticoper una che non sa nuotare, non è mai stata in barca a vela e in generale non si può dire che sia un'amante del mare, può sembrare bizzarro che un romanzo come questo, quasi sempre ambientato in acqua, sia risultato tanto avvincente, ma credo che sia esattamente questa sua particolarità a risultare interessante. si tratta in effetti di un thriller condito con una sorta di teoria del complotto, che vede il protagonista Ulf e il suo amico Torben finire sempre più coinvolti nelle beghe di una strana società segreta che vuole riportare in auge il popolo celtico. sorvoliamo sulla plausibilità o meno di questa congiura, e godiamoci la navigazione, anche quand'è burrascosa.
Era il 18 gennaio 1990. Un vento fresco, a tratti forte, soffiava da sud, portando con sè nubi cariche di pioggia.Il viale della stazione di Limhamm era deserto, a parte qualche isolata automobile i cui fari si riflettevano nelle vetrine o sull'asfalto bagnato.Con il vento alle spalle era facile camminare. Le raffiche più violente quasi mi sollevavano, spingendomi verso l'imbarcadero dei traghetti, dov'ero diretto. Ma non avevo alcun motivo di affrettarmi, un giovedì sera del primo mese dell'anno, quando i traghetti viaggiano mezzi vuoti e la sala d'aspetto invita a tutto fuorchè ad aspettare.Björn Larsson, Il cerchio celticoper una che non sa nuotare, non è mai stata in barca a vela e in generale non si può dire che sia un'amante del mare, può sembrare bizzarro che un romanzo come questo, quasi sempre ambientato in acqua, sia risultato tanto avvincente, ma credo che sia esattamente questa sua particolarità a risultare interessante. si tratta in effetti di un thriller condito con una sorta di teoria del complotto, che vede il protagonista Ulf e il suo amico Torben finire sempre più coinvolti nelle beghe di una strana società segreta che vuole riportare in auge il popolo celtico. sorvoliamo sulla plausibilità o meno di questa congiura, e godiamoci la navigazione, anche quand'è burrascosa.