INCIPIT: Dopo mezzanotte

Creato il 19 novembre 2010 da Aghi

Londra
1820

Si aggirava per le strade immerse nella nebbia alla ricerca della preda. Il mantello gli svolazzava alle spalle, mentre scivolava da un’ombra all’altra e i suoi passi sussurravano sui ciottoli. Anche se attirava al suo passaggio gli sguardi cupidi delle prostitute e dei borsaioli nascosti negli androni, procedeva noncurante. La notte non riservava pericoli per lui. Almeno, da parte degli esseri viventi.
Da tempo il buio era diventato il suo amante e il suo nemico, il momento più desiderato e temuto. Quando una folata di vento soffiò per il vicolo, scacciando la nebbia e le nuvole, lui alzò lo sguardo alla luna con i sensi assetati di luce. Ma nemmeno i pallidi raggi dell’astro placavano più la sete di sangue che gli infettava l’anima. Forse era troppo tardi. Forse era diventato uguale a ciò che cacciava. Un predatore senza pietà o rimorso.
In quel momento udì una leggera risata di donna, seguita da un basso mormorio maschile, roco di promesse e di menzogne. Riparatosi tra le ombre, infilò una mano nel mantello in attesa di scorgere la preda.
Quella figura sarebbe potuta appartenere a un giovanotto qualsiasi, di ritorno da una bravata in una bisca o in un bordello di Covent Garden. Il cappello a cilindro era posato di sbieco sui riccioli agghindati all’ultima moda. Tra le braccia gli barcollava una ragazzina che, a giudicare dagli abiti vistosi e dal viso bistrato, doveva essere una delle tante puttanelle che battevano le case da gioco londinesi nella speranza di trovare un protettore per più di una notte.

Scritto da millecuori alle ore 16:55 del giorno: venerdì, 19 novembre 2010