Approfitto di tutto questo, dopo aver già parlato in parte in Frammenti di cinema: La leggenda del pianista sull’oceano (monologo) e Fumetti – La vera storia di Novecento con Topolino per segnalare l’incipit della storia, le parole iniziali di Novecento di Alessandro Baricco.
E’ fantastico!
Incipit di Novecento
Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. È una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America. Poi rimaneva lì, immobile come se avesse dovuto entrare in una fotografia, con la faccia di uno che l’aveva fatta lui, l’America. La sera, dopo il lavoro, e le domeniche, si era fatto aiutare dal cognato, muratore, brava persona… prima aveva in mente qualcosa in compensato, poi… gli ha preso un po’ la mano, ha fatto l’America…
da Novecento di Alessandro Baricco, casa editrice Feltrinelli, pagine 11-12
Dati del libro:
Titolo: Novecento
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Pagine e anno: 62, 2005
Scritto da Mac La Mente