Incontri al Verbano Yacht Club di Stresa

Creato il 26 marzo 2014 da Paolo Franchini

VERBANO (YC) INCONTRA

Incontri con scrittori, navigatori, musicisti e cineasti al Verbano Yacht Club di Stresa a cura di Ambretta Sampietro e Riccardo Sargiacomo.

Incontri con scrittori, navigatori, musicisti e cineasti nella splendida cornice del Verbano Yacht Club, il Club Nautico fondato nel 1895 e primo in Italia ad organizzare una gara di motonautica. Di fronte alle Isole Borromee, gli eventi sono gratuiti ed aperto al pubblico. Al termine brindisi con un cocktail creato apposta per l’evento, ispirato al libro o al personaggio.

sabato 5 Aprile ore 17.30 Andrea Cappai – Barche in legno – Nutrimenti

Andrea Cappai, veneziano, laureato in Scienze Naturali, è sempre vissuto a stretto contatto con l’ambiente lagunare e marino. Dopo molti anni trascorsi ad Anzio, dal 2007 vive a Trieste. Con “L’Equipaggio Invisibile. Robert Clark e la nascita della vela moderna” (Ed. Nutrimenti, 2010) ha ricevuto nel 2011 il Premio Marincovich Cultura del Mare. Del 2012 è il lavoro trilingue (italiano, sloveno e tedesco) scritto con Niki Orciuolo e pubblicato da “Mare di Carta”: “Navigare in Alto Adriatico. Golfo di Trieste”. Ancora per le edizioni Nutrimenti ha scritto il saggio romanzesco “Papago. Barche che hanno incontrato la storia” (2012) e “Barche in Legno. Guida al restauro e alla manutenzione” (2013), quest’ultimo insieme a Lorenzo Luxich.

Barche in legno (Nutrimenti) – Una guida per assistere chi si avvicina al mondo delle barche di legno con l’intenzione di avviare un progetto di restauro, ma anche una summa di tecniche ed esempi pratici per i più esperti. Dagli interventi su progetti di grandi designer, come Giles, Clark e Sciarrelli, ad altri su barche particolari, note tanto per le caratteristiche costruttive quanto per le loro vicende storiche, come Sorella, la più antica barca da diporto esistente in Mediterraneo, o Clever, lo yawl nato a La Rochelle, appartenuto ad alcuni dei principali protagonisti dello yachting d’epoca.

sabato 12 Aprile ore 17.30 Marco Buticchi – La stella di Pietra – Longanesi

Marco Buticchi E’ figlio di Albino Buticchi, petroliere e presidente del Milan dal 1972 al 1975. E’ proprietario di un albergo situato nelle vicinanze di Lerici, l’Hotel del Lido, dove esercita nei mesi

estivi la professione di bagnino. Laureatosi in Economia e Commercio, iniziò a lavorare come trader petrolifero, viaggiando in Africa, Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Le sue storie sono caratterizzate dall’intreccio tra epoche diverse, dall’antichità ai giorni nostri, e da misteri da risolvere, un tema letterario in qualche modo simile a quello usato da Wilbur Smith, tanto che alcuni giornali hanno accostato Buticchi al romanziere sudafricano. Personaggi ricorrenti sono la storica e restauratrice Sara Terracini, sempre impegnata a risolvere qualche mistero, e il suo amico Oswald Breil. Il romanzo Le pietre della luna ha una trama ripresa alcuni anni dopo nel film Il gladiatore di Ridley Scott. Un altro suo romanzo, “La voce del destino” ha vinto il premio Emilio Salgari e il premio selezione Bancarella 2012. Attualmente Buticchi è l’unico scrittore italiano inserito nella collana “I maestri dell’Avventura” di Longanesi, che comprende fra gli altri il già citato Wilbur Smith e Clive Cussler.

La stella di pietra (Longanesi) È il 1985 e l’Italia è da tempo sull’orlo della destabilizzazione. La tensione è provocata da un semplice simbolo: una stella a cinque punte. Ma, alla sua ombra, si concentrano connivenze, intrighi internazionali, alleanze inconfessabili, misteri e insabbiamenti. Sara Terracini non sa ancora quanto le oscure trame del terrorismo la toccheranno da vicino: è il giorno della sua laurea, e Sara è alle prese con una verità sconvolgente. I suoi studi sul Laocoonte, il famoso gruppo statuario attribuito alla produzione classica, indicano che la mano che l’ha scolpito potrebbe invece appartenere a uno degli artisti più famosi di ogni tempo… È il 1487 e il giovane Michelangelo Buonarroti, a bottega dal Ghirlandaio, si distingue sia per il talento incontrastato sia per il carattere impetuoso e irriverente. Un carattere che, insieme all’invidia e all’avidità che da sempre circondano gli accoliti dei potenti, negli anni lo porterà a guadagnarsi non pochi nemici. Ma è una burla senza precedenti, un falso di sua creazione, a rischiare di fargli perdere tutto. E a poco o nulla servirà nascondere i bozzetti del Laocoonte che potrebbero incriminarlo. Anzi, proprio da questo ha inizio una scia di morte che arriva fino ai giorni nostri, sino cioè agli Anni di Piombo, e sino a mettere in pericolo la vita di Sara Terracini. E se i bozzetti di Michelangelo fossero un tesoro servito a finanziare le operazioni più inconfessabili del terrorismo? Il segreto sta per riaffiorare e travolgere decine di inconsapevoli protagonisti. Insieme a un inaspettato personaggio, Sara è costretta ad affrontare una corsa contro il tempo per cercare di impedirlo…

sabato 26 aprile Giovanni Cocco – Il bacio dell’Assunta – Feltrinelli

Giovanni Cocco è nato a Como nel 1976.

Ha pubblicato Angeli a perdere (No Reply, 2004), La Caduta (Nutrimenti, 2013, Premio Selezione Campiello), Ombre sul lago (Guanda, 2013, in coppia con Amneris Magella).

Prima di dedicarsi solo alla scrittura è stato cameriere, lavapiatti, imbianchino, operaio su 3 turni, addetto alle pulizie, autista-fattorino, barista, litografo, crew Mc Donald’s, letturista dei contatori, insegnante a domicilio, venditore di cartelle in Sala Bingo, formatore Office, giornalista free-lance, venditore di enciclopedie, operatore socio assistenziale, agente immobiliare.

Il bacio dell’Assunta (Feltrinelli) Primi anni ottanta. Sulla sponda occidentale del Lago di Como, nel triangolo soleggiato compreso fra Menaggio, Bellagio e l’Isola Comacina, dentro il quadro fastoso del turismo internazionale e dei grandi personaggi che vi hanno soggiornato (Liszt, Stendhal, Churchill, Hitchcock e l’ex cancelliere tedesco Konrad Adenauer), vanno in scena le piccole vicende della Tremezzina. In quella provincia italiana in cui il tempo sembra essersi fermato e dove l’opulenza degli alberghi di Cadenabbia e di Villa Balbianello sembra lontanissima, irrompe sulla scena il piccolo borgo di Mezzegra. Qui sono in gioco le dispute fra parroco e sindaco, le grazie non ancora onorate di Angela – l’organista –, la moto rombante dell’anarchico Bernasconi che quelle grazie vorrebbe onorare, le feste di paese, i traffici illeciti con la vicina Svizzera, e poi corriere, biciclette, l’epopea del volo in idrovolante, milanesi e terroni, battelli della Navigazione Lago di Como e una galleria di personaggi irresistibili. È proprio questo mondo che viene scosso dalla sparizione della statua della Madonna del Carmine. Chi ha commesso questo atto sacrilego? A che scopo? Dove sarà stata portata la statua? Il bravo don Luigi, erede di tutti i curati di campagna che hanno lasciato traccia nella letteratura e nel cinema, non perde le staffe, cerca di capire, indaga, interroga e non dimentica che “il diavolo è nel dettaglio”. Una commedia degli errori che, in forza della macchina dell’indizio, lascia trapelare piccoli segreti, calde passioni, speranze e appetiti inconfessabili.

sabato 3 Maggio Gianni Biondillo – Il mio Amico Asdrubale e L’Africa non esiste – Guanda

Gianni Biondillo è uno scrittore e architetto italiano. Autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini e Proust. È membro del blog collettivo Nazione Indiana. Nei primi anni della sua carriera ha collaborato con la RAI per la stesura dei testi della fiction Un posto al sole. E’ autore di alcuni romanzi gialli ambientati a Quarto Oggiaro con protagonista l’ispettore di polizia Ferraro. Tiene corsi di psicogeografia all’Accademia di Architettura di Mendrisio, di tecnica di narrazione del paesaggio percorrendolo a piedi.

Presso Guanda sono usciti i romanzi Per cosa si uccide (2004), Con la morte nel cuore (2005), Per sempre giovane (2006), Il giovane sbirro (2007), Nel nome del padre (2009), I materiali del killer (2011) e Cronaca di un suicidio (2013). Sempre per Guanda, Biondillo ha pubblicato la raccolta di saggi Metropoli per principianti (2008) e la raccolta di racconti Strane storie (2012); ha curato l’antologia di racconti Pene d’amore (2008); ha scritto con Severino Colombo Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo (2008) e con Michele Monina Tangenziali (2010).

L’Africa non esiste – L’Africa è un continente che trattiamo come un Paese. Come se esistesse un’Africa allo stesso modo in cui esiste un Belgio, o una Lituania. In realtà, come per le nazioni europee, di Africa ce n’è più d’una, e gli stereotipi che abbiamo costruito intorno al “continente nero”, per quanto a volte non del tutto infondati, per quanto spesso generati da buone intenzioni, sono tutti irrimediabilmente sbagliati. Tutti fuori luogo. Fuori Africa, perlomeno. Gianni Biondillo, che con quegli stereotipi come tutti noi ci è cresciuto, gioca con i nostri cliché, con le nostre aspettative e con i nostri inconsci imperialismi in questo libro colorato e profumato, costruito sulla scorta di molti viaggi africani che lo hanno messo di fronte a una realtà ben diversa da quella delle nostre “cartoline mentali”. Per lo stesso motivo l’autore non si illude – impossibile utopia – di restituire in queste poche pagine il senso intero di un continente complesso come l’Africa, ma cerca di regalarci un profilo di “alcune” Afriche che ha incontrato. Quella d’Eritrea, macchiata d’Italia. Quella d’Etiopia, dalle suggestioni imperiali. E l’Egitto con la sua rivoluzione interrotta, il Ciad e il cinema più povero del mondo, l’Uganda e il dramma dei suoi soldati bambini.

sabato 17 Maggio ore 17.30 Mariangela Camocardi 

Mariangela Camocardi Nata a Verbania, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 1986 e da allora ha dato alle stampe trenta romanzi rosa, genere “romance”, per lo più storici, editi da Mondadori

Edicola, tutti ambientati sul Lago Maggiore. E’ considerata la regina del genere rosa, erede di Liala. Dei suoi romanzi sono state vendute più di un milione di copie.

sabato 24 Maggio 17.30 Alberto Di Stefano – Il giro del mondo in barcastop – Feltrinelli Economica

Alberto Di Stefano è nato a Milano nel 1971. Dopo la laurea alla Bocconi ha vissuto negli Stati Uniti dove ha lavorato come trader di derivati, quotati alla Borsa di Chicago. Tornato in Italia nel 1999 è entrato nel Corporate Finance di una banca italiana dove è rimasto fino al 2005, quando ha deciso di mollare temporaneamente il lavoro e circumnavigare il mondo in barca a vela coronando così un sogno che aveva fin da piccolo. Attualmente vive e lavora a Milano sempre nell’Investment Banking e nel week-end collabora con una importante scuola di vela, facendo l’istruttore in Liguria e in Sardegna.

Il giro del mondo in barcastop (Feltrinelli UE) Varcata da poco la soglia dei trent’anni, con un solido lavoro nella finanza milanese, Alberto Di Stefano decide di lasciare tutto e di partire per il giro del modo in barca a vela. Sogno di per sé non originale e sempre più frequente che si trasforma però in un vero e proprio nuovo modo di viaggiare.

E’ il resoconto di un anno di viaggio all’insegna dell’improvvisazione, viaggio che, solo guardando indietro, si presta a essere strutturato in regole. Da una parte narrazione di viaggi e incontri, dall’altra manuale su come fare per costruirsi un’esperienza di barcastop minimizzando i rischi e sfruttando appieno i benefici, Il giro del mondo in barcastop è un libro piacevole e divertente che si può consultare come un manuale o si può leggere come un piacevole racconto di viaggio.

sabato 7 Giugno Piersandro Pallavicini – Una commedia italiana – Feltrinelli

Piersandro Pallavicini è nato a Vigevano nel 1962. È docente all’Università di Pavia, dove svolge ricerche nel campo della nanochimica inorganica. Con Feltrinelli ha pubblicato i romanzi Madre nostra che sarai nei cieli (2002), Atomico dandy (2005), African inferno (2009), Romanzo per signora (2012) e, nella collana digitale Zoom, London Angel (2012) e Racconti per signora (2013). Collabora con “TuttoLibri”, supplemento culturale de “La Stampa”. Trascorre le vacanze a Porto Valtravaglia dove ha una casa.

Una commedia italiana – Feltrinelli

“Metteteci un anziano istrione ricco e molesto, due professoresse universitarie sul fare dei cinquanta, una viceispettore di polizia in calze di nylon contenitive. Figli enigmatici, fratelli cleptomani, nipoti teppisti. Mettetici la Londra dei mercanti d’arte, la Milano dei formaggi industriali, la montagna della grappa alla vipera. Saint-Tropez, Brigitte Bardot e Gunter Sachs. La frivola intelligenza dei sessanta. Nostalgia, gorgonzola, ucraini, mucche. La formula dell’adrenalina, le caldane, il cuore di mamma. Un cocktail comico irresistibile. Agitate e servite.”

sabato 21 giugno ore 17.30 Giacomo Papi

Giacomo Papi E’ nato Milano nel 1968, è laureato in filosofia, ha fatto il giornalista su carta e su web (Diario), ha fondato e diretto una casa editrice (Isbn edizioni), ha scritto un po’ di libri. L’ultimo è il romanzo I primi tornarono a nuoto (Einaudi Stile libero). Collabora con Repubblica e tiiene una rubrica su D intitolata Cose che passano di moda. È a Che tempo che fa dalla sesta edizione. -

I primi tornarono a nuoto (Einaudi) «I primi tornarono a nuoto la notte del secondo giorno. A sciami, nelle ore disabitate, entrarono in acqua dai porti addormentati, dai moli senza nome, dalle anonime rive di melma ed erba dimenticate sulla terraferma, e nuotarono lenti in mezzo alla laguna illuminata e oscurata a intermittenza dalla luna e dalle nuvole, uscirono dal mare come granchi o come rane, arrampicandosi sui pali, sulle barche ormeggiate, sulle scale intagliate nella pietra e invasero le isole. Per molte ore nessuno li vide».

sabato 5 Luglio Francesco Rusconi Clerici – Barche del Lago Maggiore – Tararà

Francesco Rusconi Clerici Ingegnere e architetto, è nato a Pallanza nella villa storica di famiglia sulle sponde del lago Maggiore alla quale si dedica con affetto. E’ presidente di TEKNE spa, illustre società di ingegneria che continua in Italia e all’estero una lunga tradizione familiare. La passione per l’acqua, le barche, i pesci, i giardini ed il suo Lago Maggiore lo ha sempre impegnato su molti fronti, dagli sport acquatici, nuoto canottaggio, motonautica e sub agli impegni culturali di valorizzazione delle dimore storiche, salvataggio delle tradizioni locali, recupero della gastronomia di lago ed attenzione alle specificità ambientali. Nel 2008 ha scritto il libro Avventure d’acqua dolce, libro che racchiude la cronistoria fedele di due divertenti avventure sportive: Longalago e Via Col Marmo. Nel 2009 è uscito Voyage autour de mon jardin nel quale racconta la storia della villa di Pallanza e del giardino incorniciandola nel quadro più ampio della sua famiglia e anche dei protagonisti della vita quotidiana di una casa monumentale.

Barche del Lago Maggiore (Tararà) Nel libro viene tratteggiata la storia politica ed economica del Lago Maggiore per introdurre l’argomento della navigazione e dei trasporti. Le barche tradizionali sono suddivise per utilizzi, catalogate su una ventina di tipologie ed illustrate con una notevole ricchezza di stampe d’epoca e di immagini spesso inedite. La ricerca ha coinvolto discendenti dei vecchi costruttori, storici locali, sportivi, subacquei ed esperti di costruzioni navali incrociando tradizioni, ricordi e tecnologie costruttive in un confronto serrato ricco del fascino del Lago Maggiore e della malinconia verso tradizioni che stanno rapidamente scomparendo.


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