La raccolta poetica Incontri con gli altri di Gianpiero Perlasco edita da Ananke è in
Ma non è tutto: tutti i versi, chiari e delicati, vi commuoveranno, scuotendovi e facendovi pensare all’importanza degli affetti, della solidarietà amicale, dei luoghi e delle stagioni della vita, dell’arte e della musica, dei ricordi d’infanzia, della scrittura e poesia, della coscienza sociale. È anche presente il connubio Amore-Morte e, nel contempo, in molte liriche la vita, con la sua bellezza, viene celebrata.
È stato difficile per me scegliere almeno una poesia rappresentativa di tutta la silloge, in quanto è un lavoro eterogeneo, sia nella forma che nei contenuti, tutti validi, che come tante perle di diversi colori formano una preziosa collana di parole illuminate e illuminanti.
Alla fine della mia recensione vi propongo la poesia Mai solo. Questo non tanto perché è dedicata alla madre del poeta che mi ha conosciuto in gioventù, volendomi particolarmente bene; ma bensì perché è alla fine un omaggio alla vita che va oltre la morte, e in questo senso è altamente condivisibile.
Inoltre, è importante sottolineare che il bel disegno di copertina, il quale raffigura le rossi torri del castello di Ivrea, non deve trarvi in inganno: in questa raccolta si va ben oltre i confini della città Eporediese. Infatti, l’autore ama anche la terra di zingaro; anela alla pace, a luminosi orizzonti e ha imparato ad abbracciare il mondo.
Merita di essere attentamente letta e meditata la silloge poetica Incontri con gli altri di Gianpiero Perlasco che, con il suo stile pulito, preciso e immediato, vi condurrà in luoghi interiori ed esteriori inaspettati e profondi. Indubbiamente necessari.
Mai solo
Ti ho incontrato
spesso nei sogni,
coglievi margherite
che per amore donavi.
Dalla finestra socchiusa,
nel desio di ultima luce,
sul balcone ormai lontano
osservavi il verde rosmarino
le spinose piantine
che con smisurata dolcezza
un tempo curavi.
Mi hai parlato
in una notte
di luna dipinta
che pareva
alba abbagliante
di nuovo giorno,
dicevi
di non voler partire
per l’ignoto viaggio
perché sarei rimasto solo
nel divenire.
Ancor oggi rivedo il tuo sguardo
che brilla
e penetra nel mio viso
sempre più somigliante al tuo sorriso
come viva scintilla.
Madre
mi hai insegnato
ad abbracciare il mondo,
non sarò mai solo.