L’Università “Sapienza” di Roma domani pomeriggio ospita la conferenza dello scrittore e giornalista egiziano Ezzat El Qamhawi (o anche Izzat, o anche al/el Kamhawi). L’evento sarà introdotto dalla prof.ssa Isabella Camera d’Afflitto e dal prof. Hussein Mahmoud, italianista dell’Università Helwan del Cairo. I dettagli, come orario e sala, li trovate sulla locandina qui di seguito
El Qamhawi è nato nel 1961, originario del Governatorato di Sharqiya. Laureato in giornalismo nel 1983 all’Università del Cairo, ha scritto per al Akhbar, al Masry al Youm e al Quds al Arabi. Dal 2011 vive in Qatar dove è capo redattore della rivista al Doha; è uno degli autori più rappresentativi della moderna classe intellettuale egiziana (negli ultimi anni è stato anche intervistato o citato spesso dai giornalisti italiani che si occupano di politica del mondo arabo).
Autore di sei romanzi (il primo, Madinat al-Ladhdhah – La città del piacere – pubblicato nel 1997) e di due raccolte di racconti, El Qamhawi lo scorso dicembre 2012 ha ricevuto la medaglia Naguib Mahfouz per la letteratura per il suo ultimo romanzo, Bayt al-Dib (La casa dei Dib), pubblicato nel 2010 dalla casa editrice libanese Dar al Adab.
La casa dei Dib è stato paragonato all’Odissea e ai romanzi di Mahfouz, “mentore” letterario di El Qamhawi: racconta la storia di quattro generazioni della famiglia Dib (meno letterariamente il romanzo è stato anche tradotto come La saga dei Dib), abitanti di un immaginario villaggio egiziano, le cui vite l’autore intreccia con i fili della storia egiziana, dalla spedizione napoleonica del XIX secolo alla più recente Guerra del Golfo.
Per saperne di più sul libro, potete leggere la recensione/analisi che la traduttrice e arabista Isadora D’Aimmo ha scritto per la rivista di Arablit.
Sempre su Arablit, Ada Barbaro recensisce e analizza un altro romanzo dell’autore: La vergogna tra le due sponde: schiavi dei tempi moderni sulle navi delle tenebre (Dar al-Ayn, 2011), uno “studio sull’immigrazione clandestina dall’Egitto verso la sponda Nord del Mediterraneo”.
Se qualcuno partecipa all’incontro e vuole scriverne per il blog, non ha che da mandarmi un’email!