Incontro con Ken Loach, regista di Jimmy’s Hall

Creato il 23 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

23 maggio 2014 • Festival di Cannes 2014, Speciale Festival di Cannes, Speciale Festival OAC, Vetrina Cinema

Dopo il premio della giuria per la sua commedia sociale La parte degli angeli, Ken Loach torna in concorso a Cannes con una pellicola che ci riporta nell’Irlanda degli anni ’30. Jimmy’s Hall racconta infatti di Jimmy Gralton, che in quel periodo diede vita ad un circolo ricreativo, una sala da ballo dove tutti andavano per danzare, ma anche per incontrarsi, confrontarsi, sognare. Una storia molto particolare la cui genesi e il cui sviluppo sono stati argomenti della conferenza stampa con il regista e lo sceneggiatore Paul Laverty.

Perché un film su Jimmy Gralton?

Ken Loach: Penso sia una un racconto di grande importanza, dove si fa vedere come la sinistra di quegli anni si opponesse al sano divertimento, alle feste, ed anche come la Chiesa sappia mettersi a braccetto con il potere economico. Non credo ci sia differenza da quello che succede oggi, Stato e Chiesa sono organi di repressione.

E’ tornato a parlare di Irlanda dopo Il vento che accarezza l’erba…

Ken Loach: In questo secondo film sull’Irlanda ci troviamo nel decennio successivo rispetto al primo. Ne Il vento che accarezza l’erba un personaggio diceva che l’Irlanda era infestata dai preti. La Chiesa condizionava all’epoca la vita della popolazione, e nei miei due film ho voluto raccontare proprio questo.

Quanto c’è di vero nel film su Jimmy Gralton? 

Ken Loach: Di lui non si sa molto, per questo il film è solo ispirato alla sua figura. Non volevo dipingere la caricatura di un comunista, ma uno spirito libero che attraverso l’arma della danza si scontrava contro chi voleva controllare le coscienze.

Paul Laverty: Jimmy è uno di quegli uomini che creano contatti tra le persone, uno di quegli uomini umili che vogliono infondere coraggio nella gente. Il film è un omaggio alla gente come lui.

Film cast – Photocall – Jimmy’s Hall © FDC / M. Petit

Che tipo di approccio registico ha avuto nei confronti delle scene di ballo?

Ken Loach: Ammetto che mi sono ispirato a Degas, che si approcciava alla materia semplicemente come un osservatore.

Ci sono somiglianze tra l’Irlanda di ieri e quella di oggi?

Ken Loach: Dopo la crisi del ’29, in Irlanda ci sono stati anni di vera depressione, con molte rivolte popolari. Così come allora, oggi la sinistra è poco convincente e non ci sono molte differenze con quel periodo. Dopo la recente crisi finanziaria in Irlanda è tornata la depressione.

Jimmy cosa farebbe oggi?

Ken Loach: Oggi ci troviamo tutti nella forca del neo-liberalismo e se Jimmy fosse vivo in questo periodo si scaglierebbe contro i poteri forti, le multinazionali che controllano praticamente tutto. Lui porterebbe avanti questa battaglia.

di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

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