[Incontro con l'autore] Intervista a Irene Cao @ Feltrinelli VR

Creato il 05 luglio 2014 da Bea23

I personaggi che non ti aspetti sono proprio questi, quelli che le case editrici vogliono presentarti in un modo ma che dal vivo sono molto meglio. Irene Cao è una donna fantastica: è genuina, profonda e decisa. L’ho conosciuta qualche giorno fa; dopo esserci sentite via messaggio su Facebook, ci siamo incontrate dal vivo alla libreria Feltrinelli di Verona, dove ho introdotto il suo nuovo libro Per tutti gli sbagli, primo capitolo di «una storia in due puntate» come lei ama definirla, che si concluderà con l’uscita, il 9 luglio, del secondo episodio Per tutto l’amore. Per la recensione dei due libri dovrete aspettare ancora un po’: ho in mente, infatti, di creare un unico post dedicato. Potete però gustarvi qui uno stralcio dell’intervista (ovviamente, essendo stata una chiacchierata molto informale non ho stenografato tutte le parole di Irene, ma mi permetto di riportarvi i concetti principali espressi dall’autrice). Sarei rimasta ore ed ore ad ascoltarla raccontare come sono nati i suoi libri, cosa ama fare nel tempo libero, come ha vissuto e sta vivendo il successo. Se avete occasione di incontrarla (è in tour in questi mesi, un po’ in tutta Italia), merita davvero.

Chi è Irene Cao

Per chi non la conoscesse, Irene Cao è una giovane scrittrice veneto-friulana (abita infatti a Caneva, un paesino al confine tra le due regioni), che è balzata nelle vette delle classifiche nel 2013 con la trilogia erotica Io ti guardo, Io ti sento, Io ti voglio. Un successo quasi inaspettato, 400 mila copie vendute in pochi mesi e tantissime traduzioni all’estero (Usa, Germania, Francia, solo per citarne alcune). «Tutto è cominciato nel 2011, quando ho inviato il mio manoscritto a Rizzoli e l’editor mi ha contatta per farne un libro, anzi tre».

Letteratura erotica o romanzo dei sensi?

L’operazione di marketing è perfettamente riuscita: Irene è stata pubblicizzata come la risposta italiana a E. L. James, l’autrice delle 50 sfumature, anche se questo paragone le va un po’ stretto. «Sinceramente non mi piace molto essere accostata alla James. Non perché io non la stimi come scrittrice, ma il mio genere narrativo è molto diverso dal suo. Nei miei romanzi ho volutamente escluso scene sadomaso e mi sono concentrata non solo sull’erotismo, ma anche sull’amore, l’amicizia, la crescita interiore dei miei personaggi. Il sesso è vissuto attraverso tutti e 5 i sensi, nella trilogia è un viaggio alla scoperta del piacere, visto attraverso gli occhi della protagonista, Elena. E anche nella “duologia” Prima e dopo di te non c’è solo sesso, anzi diciamo che le scene più hot si contano sulle dita di una mano».

Lo stile

È proprio questo che ho apprezzato dei libri di Irene Cao. Non vi nascondo che non sono mai stata attratta da questo genere di letteratura, e quando mi hanno proposto i suoi romanzi ero un po’ scettica. Ma mi sono dovuta ricredere. La delicatezza con cui Irene racconta l’intimità della coppia, i momenti erotici e le passioni che li travolgono rende tutto quasi magico. La sua scrittura non è mai volgare, mai pesante, la figura della donna ne esce sempre valorizzata, mai sottomessa, come invece a volte succede leggendo altre autrici che stanno cavalcando l’onda del successo di questo filone.

Irene, l’arte e la natura

Anche l’arte è protagonista, nei romanzi di Irene Cao. Nella trilogia del 2013 sono ben tre le città che vengono presentate (una per ogni romanzo), e sono tre tra le città più belle della nostra Italia: Venezia, Roma e Stromboli. La ricchezza del patrimonio artistico-culturale italiano non fa solo da cornice alle storie e alle vicende dei personaggi, ma ha un ruolo importantissimo. Anche in Per tutti gli sbagli ne troviamo una componente molto forte, con la villa palladiana che Linda deve arredare. E a fare da cornice ci sono le colline della Marca trevigiana, le zone care a Irene perché frequentate spesso, nella vita reale. È proprio da qui che lei trae ispirazione: dalle cose e dai paesaggi che la circondano. «Amo stare in mezzo alla natura: mi piace camminare, andare in bicicletta e vagare tra i paesaggi che mi circondano, per rigenerarmi e ricaricare le batterie. Un giorno per caso ho scoperto un vecchio edificio immerso tra i vigneti, proprietà di una cantina, che mi ha dato l’ispirazione per la casa azzurra di Linda».

Il boom dell’erotismo

Credo che questo boom di libri sull’erotismo sia sintomatico di una popolazione, soprattutto femminile, che vuole emanciparsi. Oramai non ci si vergogna più a farsi vedere in pubblico a leggere le Sfumature o gli altri romanzi del genere. Li ho visti in spiaggia, in piscina, sul treno: le donne si sentono libere di viaggiare con la fantasia e di farsi vedere, mentre lo fanno. Quello che fino a qualche anno fa era un taboo oggi è decisamente sintomo di una maggiore apertura mentale e di una voglia di libertà, a 360 gradi. «Il difficile – ha commentato Irene Cao – è il riuscire a non cadere nel paradosso di trasmettere un modello femminile retrogrado, di donna sottomessa che si lascia fare qualsiasi cosa. Quando scrivo cerco di porre particolare attenzione all’idea che il lettore si può fare, cerco di avere il massimo rispetto per i miei personaggi».

A chi consiglio i libri di Irene Cao

A chi ha voglia di sognare una storia d’amore perfetta, romantica al punto giusto, con una buona dose di passione e sensualità. Se cercate un libro con scene di sesso sfrenato, bondage e giochi erotici al limite del sadomaso questi non sono i romanzi che fanno per voi. L’etichetta di “letteratura erotica” che è stata associata a Irene, secondo me va un po’ stretta. Le sue storie sono molto di più di un soft porno. Sono storie vere, di amore, amicizia, rispetto, pathos, percorsi di formazione e crescita interiore, incontro dei sensi, scoperta dell’arte. E sono la giusta compagnia, per chi vuole trascorrere qualche ora piacevole a leggere un buon libro.


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