Data: 24 ottobre 2015
Autore: Julie Kagawa
Libro: “Talon”
Luogo: Castello Sforzesco Milano – Bookcity 2015
Cari Esserini Libracei (ho deciso che da oggi vi chiamerò così, rassegnatevi), di questo Bookcity 2015 avete già letto le interviste che i miei nuovi colleghi Marco e Silvia hanno egregiamente svolto quindi non mi dilungherò troppo e farò parlare le immagini.
Il primo appuntamento è stato quello con Julie Kagawa e il suo libro che è tutto un programma già dalla copertina:
Il luogo è la stupenda Sala della Balla al Castello Sforzesco (e dove se no? Una storia di draghi non si può presentare al Just Cavalli :P ) Ed ecco qui alcuni arazzi di questa Sala e l’autrice che attende di cominciare la sua presentazione:
Dopo un breve preambolo riguardante i booktrailer, che sono ormai diventati parte integrante della promozione di un libro, si è passato ad evidenziare il genere fantasy e la sua rapida ascesa anche (soprattutto direi) grazie al cinema che ha reso possibili le magie descritte in libri come Harry Potter o Twilight, saghe che hanno fatto uscire dalla sua nicchia impolverata il fantasy per catapultarlo nella vita di tutti.La Kagawa è molto posata e sorridente e comincia a rispondere alle svariate domande che le vengono poste.
Spiega che non ha scritto una trilogia, come molti pensavano, ma si tratta di 5 libri e già dall’inizio ha delineato i contorni di come andrà a finire la storia e di come dovranno essere i libri successivi.
Ma com’è nato Talon?
“Fin da piccola ho amato i draghi ed è stato naturale per me parlarne, nella mia testa la vera innovazione è stata portarli nel mondo moderno ed immaginare come sarebbero se fossero dei politici o dei presidenti.
Nel libro c’è anche il tema del tradimento e delle differenze che ognuno di noi ha verso gli altri; è un libro che parla alle generazioni perché spesso si teme ciò che non si comprende mentre invece dovremmo essere uniti ed accettare le nostre diversità”.
Julie prosegue nell’ammettere che le piacerebbe molto se i suoi libri diventassero dei film ma non saprebbe che attori potrebbero interpretare i suoi personaggi, ammette che non sarebbe in grado di scrivere la sceneggiatura dato che è cosa ben diversa dallo scrivere un libro però l’idea di un film la stuzzica.
Alcune delle domande alle quali risponde successivamente si rifanno poi all’intervista condotta dai nostri Marco e Silvia quindi vi rimando a questa: http://ilcoloredeilibri.blogspot.it/2015/10/un-te-con-julie-kagawa.html
Vi saluto mostrando (finalmente o purtroppo?) il mio faccino scemo insieme a quelli più carini (e per niente scemi) di Marco e Silvia che mi hanno accompagnata in questa avventura.
Rimanete collegati perché tra pochissimo avrete anche il resoconto di un altro grande appuntamento di Bookcity che ho seguito: l’incontro con Mauro Corona!
A presto!