Incontro con Marion Cotillard e i fratelli Dardenne

Creato il 20 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

20 maggio 2014 • Festival di Cannes 2014, Speciale Festival di Cannes, Speciale Festival OAC, Vetrina Cinema

I fratelli Dardenne hanno già vinto due Palme d’Oro in passato e quest’anno ci riprovano con Deux Jours, une nuit, applauditissimo qui a Cannes, sia dal pubblico che dalla stampa. Un film che racconta di una giovane donna, Sandra, alle prese con la crisi economica, appena licenziata e intenzionata a convincere i suoi colleghi per votare la sua riassunzione. Protagonista della pellicola una sempre convincente Marion Cotillard, che insieme all’altro interprete Fabrizio Rongione, ha accompagnato i due registi in conferenza stampa.

Jean-Pierre e Luc Dardenne, avete mai vissuto una situazione simile a quella di Sandra?

Luc Dardenne: No mai, non ci è mai successa una cosa simile nella nostra vita professionale. Se ci fosse capitato non avremmo però fatto come nel film, ma saremmo stati più solidali con la nostra collega.

La solidarietà è il tema principale del film…

Luc Dardenne: Si parla di solidarietà, sicuramente. Crediamo che la crisi economica non debba minare in nessun modo la solidarietà sul lavoro, anche se comunque la solidarietà tra colleghiva costruita. La solidarietà professionale è in fondo un impegno morale.

Il film mostra la vostra solita estetica molto realistica, ma a tratti sembra proporre anche delle allegorie. E’ un lettura giusta?

Jean-Pierre Dardenne: Come sempre nei nostri film, anche in questo volevamo che lo spettatore si immedesimasse in Sandra, che si chiedesse cosa avrebbe potuto e voluto fare al suo posto. Sulle allegorie, non so rispondere con precisione, sicuramente volevamo mostrare come la solidarietà possa cambiare le persone.

Marion Cotillard, negli ultimi anni hai sempre interpretato donne miserabili ma in fondo coraggiose, come mai?

Marion Cotillard: Amo i personaggi complessi, donne che lottano per sopravvivere, per andare avanti e che in questo percorso scoprono loro stesse. Interpretare queste donne mi ha insegnato moltissimo.

Jean-Pierre Dardenne, Marion Cotillard and Luc Dardenne – Photocall – Deux jours, une nuit

Come sei riuscita ad entrare nel personaggio di Sandra?

Marion Cotillard: Non ho un metodo preciso, dipende sempre dal regista, dalla storia, dal tipo di personaggio. Ogni film è una nuova avventura, perché non sai mai come svilupperai il tuo personaggio.

Perché hai scelto di lavorare con i Dardenne?

Marion Cotillard: Ho sempre sognato di lavorare con loro. Guardando i loro film, che ho amato tutti, ho sempre provato emozioni reali, fisiche, e credevo che essere diretta da loro mi avrebbe costretto ad un lavoro notevole per riuscire a raggiungere quel livello. Lavorare con loro è come andare sulle montagne russe.

Fratelli Dardenne, avete scelto la Cotillard perché è una star internazionale o perché volevate davvero lavorare con lei?

Luc Dardenne: Per entrambi i motivi. Quando abbiamo prodotto Un sapore di ruggine e ossa, le abbiamo detto che volevamo lavorare con lei e lei ci ha detto la stessa cosa. A quel punto abbiamo deciso di adattare a lei questa sceneggiatura, a cui lavoravamo da dieci anni. E Sandra è stata costruita su di lei.

di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

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