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Incontro in Comune con l’Aem sulla spesa energetica complessiva: sei milioni di euro per il Comune e tutti gli edifici comunali. Dopo anni, necessità di risparmio e ottimizzazione. Scoperti sprechi decennali

Creato il 10 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

L’idea di fondo, dettata dalla buona volontà, è quella di consentire al prossimo sindaco di partire da una spesa pulita, senza sprechi. Obiettivo quanto mai difficile ma doveroso, visto che cosa sta facendo il governo agli enti locali: una guerra

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L’ex sindaco Pd Gian Carlo Corada c’entra sempre

economica tra le più feroci della storia. Stamattina gli assessori al bilancio Roberto Nolli e all’ambiente Francesco Bordi, con i rispettivi dirigenti, hanno incontrato i vertici dell’Aem: un incontro tecnico, per porre le basi, sul piano amministrativo, di una revisione della spesa per acqua, luce e gas.

Sei milioni di euro è il conto salatissimo, considerati questi tempi, che il Comune paga all’Aem. “Una spesa consolidata negli anni, che vogliamo ottimizzare. Sarà difficile, perché occorre un centro di gestione generale di spese che riguardano moltissimi edifici” spiega l’assessore al bilancio. Si riferisce alle scuole, agli impianti sportivi, a tutte le proprietà del Comune, sulle quali l’amministrazione cittadina paga una “bolletta” (in realtà è il totale di 70 o 80 bollette) da sei milioni l’anno (5,7/5,8 milioni, più precisamente) per acqua luce e gas, compresi 36 o 37 palazzi di proprietà municipale.

Emergono alcune bizzarre curiosità. Il verde pubblico viene irrigato con l’acqua potabile! E una spesa rilevante solo perché non sono stati scavati i pozzi cui attingere acqua. Accade presso alcuni impianti sportivi o comunque dove il pozzo non è stato autorizzato – a volte succede, l’autorizzazione compete a Provincia e Regione – o nemmeno richiesto (ipotesi più maliziosa).

“La spesa è consolidata, noi l’abbiamo abbassata di circa 200mila euro e vediamo per il 2012-13, già per il prossimo inverno – continua Roberto Nolli – di far meglio. Ci preoccupa vedere che da dieci anni va così”.

Ci sono scuole dove il riscaldamento resta acceso per tutte le vacanze di Natale solo perché manca un termostato: per scaldare la segreteria e pochi locali, si scaldano tremila metri quadrati. Bello spreco. Per non parlare di palazzo comunale e dei suoi secoli d’età (e gloriosa bellezza): “Le dispersioni di calore sono notevoli: servono 270 valvole termostatiche per regolare il riscaldamento e il raffreddamento. Poi ci sono alcune cattive abitudini o malfunzionamenti: caldaie accese e finestre aperte. Da evitare”. L’assessore ci crede ma è anche costretto, basta leggere che cos’ha intenzione di fare il governo Monti. Addirittura abbassare l’illuminazione delle strade! In particolare “noi non lo faremo: in alcune zone abbiamo messo un sistema d’illuminazione che dà luce bianca più efficace e meno dispendiosa quando c’è la nebbia. Non lo faremo – sottolinea Nolli – perché sarebbe pericoloso, i cittadini chiedono sicurezza e il governo oscura le strade di notte?” Verrebbe da sorridere ma come si fa.

A questo punto ci si può domandare come farà il Comune a resistere. Intanto sono state sostituite undici vecchie caldaie, altre cinque saranno cambiate, dato che il teleriscaldamento non arriva dappertutto. “Abbiamo anche un progetto di fotovoltaico” continua l’assessore. Tra i consiglieri di maggioranza c’è chi lamenta le mancate decisioni, a proposito di fotovoltaico, del centrosinistra di Gian Carlo Corada (sempre dura parlare di Corada).

Nolli non fa la guerra ad Aem, non c’è alcuna lite: “Aem guadagna di più in alcune situzioni, ci rimette in altre: sostanzialmente è in pareggio. Il problema è tecnico, bisogna gestire meglio spese e impianti, anche con piccoli accorgimenti. Evitare che le docce funzionino per tutta la notte, per esempio”. Per quel che riguarda il 2010-11 risulta un miglioramento della spesa, grazie all’ottimizzazione: 200mila euro in meno.

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