Continuano le incursioni nelle case (e fra le pagine) più stregate che si possono trovare in circolazione!
Se vi siete persi la prima parte di questo articolo, in cui abbiamo visitato ingressi insicuri, cantine infestate e salotti i cui anfratti nascondono strane creature, correte subito a leggere il post precedente. E date una scorsa a quello prima ancora, se volete farvi un’idea del perché le letture consigliate di questo fine marzo ruotano tutte intorno ai Luna Park e alle Fiere…
Detto ciò, inoltriamoci nuovamente fra stanze che celano inquietanti misteri…
La camera da letto, ovvero Incubo ad occhi aperti
Narra un’antica credenza Cheyene che New River, ridente paesino del West Virginia, sia terra di Mowosh, lo spirito maligno il cui nome significa “serra piedi”. Altre tribù lo chiamano “naso di muco” o “gola grugnente”, ma poco importa: ancor prima di conoscere i dettagli della raccapricciante leggenda, il giovane Leo sa già di non volersi trasferire lontano dalla natia Denver al seguito del padre, della sua nuova moglie e della sorellastra acquisita. Ci mancava solo una minaccia ancestrale e invisibile ad accrescere il suo disagio…
Prende il via come sempre da una situazione familiare, che mano a mano diviene sempre più perturbante, ogni nuovo volume de Il Castello della Paura, collana delle edizioni Piemme junior / Il battello a vapore che fa rabbrividire tutti gli appassionati di horror da 9 anni in su, con le sue lugubri ambientazioni e la sua formula narrativa con finale a sorpresa. Ai primi quattro titoli, di cui vi ho già parlato qui, si sono aggiunte negli ultimi mesi altrettante nuove raccapriccianti storie, scritte da autori e autrici della scuderia di Atlantyca Dreamfarm: il fondatore Pierdomenico Baccalario, Elisa Puricelli Guerra, Elena Peduzzi, Giuseppe Festa.
Incubo a occhi aperti, di Giuseppe Festa, Piemme junior 2015, 8,50€.
Proprio quest’ultimo è l’autore di Incubo a occhi aperti, racconto assai originale e ben congegnato che mescola con ironia e gusto per la suspense suggestioni folkloristiche e naturalistiche.
Non per niente lo scrittore è anche un educatore ambientale e ha condito la narrazione con acute osservazioni su predatori e prede, disseminando l’ambiente in cui si muovono il protagonista Leo e la sorellina Amy di indizi, odori, tracce nelle terra, resti di animali, che trasformano in concreto un terrore che sembrava immaginario.
Alla fine, non saprete se essere più intimiditi dalle leggende degli Indiani d’America o dalla flora e della fauna che ci circondano!
L’isola di cenere, di Elena Peduzzi, Piemme junior 2015, 8,50€.
L’isola di cenere di Elena Peduzzi è invece l’ultimo uscito della serie, un romanzo breve che rispolvera ad uso delle nuove generazioni alcune delle situazioni più classiche delle storie di fantasmi: durante una vacanza al mare, Nicolas conosce una ragazzina solitaria che lo coinvolge in una pericolosa gita su una vicina isola disabitata e maledetta. Si narra che chiunque vi abbia messo piede, alla ricerca di un presunto tesoro sepolto, non abbia più fatto ritorno. Occasione troppo ghiotta per un’avventura estiva!
Ma la desolazione del luogo nasconde solo le tracce di un passato luttuoso: secoli prima l’eremo in mezzo al mare ospitava un lazzaretto per ammalati di peste bubbonica. Assurdo sperare che qualcuno di essi non si sia tramutato in fantasma e sia alla ricerca di pace…
Fra la rielaborazione di topoi del genere e soluzioni originali, Il Castello della Paura è una collana che continua a divertire e con la sua accattivante veste grafica (le illustrazioni di copertina sono di Edwin Rhemrev) si candida ad acchiappare per le caviglie molti lettori!
La soffitta, ovvero Agata De Gotici e il fantasma del topo
Al maniero sono attesi molti ospiti illustri per correre l’annuale “gara metaforica di velocipedi” e sfidarsi nella consueta “caccia annuale negli interni”: passatempi per un’alta società composta di letterati, artisti e nobili dai nomi evocativi come Mary Scellino, Sherlock Doyle e Conan Holmes.
Ma il fantasma del topo Ismaele si manifesta alla ragazzina per avvisarla che c’è qualcosa che non va nei preparativi, che si stanno svolgendo nell’Ala Diruta del Palazzo: il guardiacaccia Maltraversi, oltre a piazzare trappole mortali per i roditori, sta allevando o nascondendo delle misteriose creature…
Per fortuna Agata, pur non potendo contare sul padre un po’ troppo snob, non è da sola ad sondare i misteri del maniero. A sua insaputa, al Palazzo vivono un manipolo di ragazzini svegli e intraprendenti, inservienti, servitori e ospiti molto discreti, che hanno fondato il Club della Soffitta. Tutti insieme indagheranno per smascherare le losche trame di Maltraversi.
Agata De Gotici (Ada Goth o Goth Girl in originale) è la nuova creatura del geniale autore e illustratore Chris Riddell, già ideatore della serie di Ottoline (vi ho consigliato una sua avventura qui). I romanzi per ragazzi di Riddell, che si giocano tutti sul filo che separa il paradossale dal paranormale, non potrebbero esistere senza le sue inconfondibili illustrazioni: con un segno fine e morbido, dettagliato ed esuberante, l’autore è capace di creare sia creature sproporzionate e caricaturali, sia personaggi eleganti ed incantevoli. Agata De Gotici e il fantasma del topo pullula di entrambi i tipi!
Agata De Gotici e il fantasma del topo, di Chris Riddell, traduzione di Pico Floridi, Editrice Il Castoro 2014, 14,50€.
Raccontare la trama del libro e osservarne le illustrazioni non è sufficiente per restituire ai lettori da 9 anni in su lo stile unico e peculiare della serie inaugurata da Agata De Gotici e il fantasma del topo. Innanzitutto il mondo tratteggiato da Riddell è così variegato e stravagante che ogni individuo e ogni ambiente deve essere minuziosamente descritto ed etichettato, con grande inventiva e ironia.
L’Inghilterra vittoriana, con tutto il suo immaginario di crimini e crinoline, fa da sfondo ma è al tempo stesso protagonista della storia. Non si possono nemmeno enumerare tutte le citazioni meta letterarie sfoggiate da Riddell, dalla sfilata delle tate di Agata, che comprende imitazioni di Mary Poppins, Jane Eyre e della cagna Nana, fino ai mostri della tradizione più classica, così come i congegni a cavallo fra rivoluzione industriale e anacronismi.
Se a custodire questo racconto macabro e surreale ci aggiungete la confezione sontuosa approntata dalla casa editrice Il Castoro, con rilievi di teschi argentati e taglio delle pagine di uno sgargiante viola, che riprende la veste di Agata in copertina, capirete anche voi che sto parlando di un libro irresistibile per ogni ragazzo o ragazza amante del gotico!
Navigando sul sito dell’editore inglese, potrete scaricare anche la bambola di carta di Goth Girl, da ritagliare e vestire: uno svago deliziosamente retrò, il perfetto accordo con lo stile del libro.
Ma non è finita!
Le ultime due spaventose case stregate, visitabili soltanto dai lettori più temerari da 12 anni in su, vi aspettano su queste pagine la prossima settimana!
Immagini e testi dei libri citati sono pubblicati per gentile concessione degli editori. Tutti i diritti riservati.