Indagati alti ufficiali della guardia della finanza. milanese, consigliere politico di tremonti, conferma cene con il generale adinolfi dove si parlava di informatori.

Creato il 28 giugno 2011 da Madyur

8L’inchiesta sulle talpe interne alla Guardia di Finanza è solo all’inizio. Lo fa capire i vari omissis contenuti nei verbali . Oltre al capo di stato maggiore Adinolfi ci sono almeno due alti ufficiali sospettati di aver passato notizie sulle indagini in corso.

I pubblici ministeri possono contare sulle conferme fornite da Mauro Milanese , ex ufficiale e poi eletto nel Pdl e consigliere politico , dimissionario, di Tremonti. Indagato per corruzione e illecito finanziamento ai partiti in un’altra indagine, Milanese è già stato ascoltato due volte come testimone. Secondo indiscrezioni sembra che l’ex parlamentare abbia fornito qualcosa in più dei chiarimenti richiesti.

Milanese venne interrogato mesi fa. E’ stato accusato di aver utilizzato la propria influenza e per far assegnare appalti ad alcune aziende che in cambio erano disponibili a versargli tangenti. Alla domanda se sapeva che Bisignani fosse informato sulle indagini sul suo conto , lui dichiara “Durante una cena il generale Adinolfi mi disse di aver chiesto a Pippo Marra , direttore dell’agenzia di stampa Adn Kronos, di avvisare Bisignani”. Adinolfi nega come veemenza di aver mai parlato dell’indagine in corso “Chi mi accusa mente” ribadisce.

Milanese avrebbe anche confermato quanto sta emergendo da altre vicende che coinvolgono i vertici delle Fiamme Gialle fornendo nuovi dettagli. Un atteggiamento di apertura che negli uffici giudiziari viene interpretato come il tentativo di alleggerire la propria posizione processuale. Infatti anche sua moglie Manuela Bravi, portavoce del ministro , ha confermato di aver partecipato a due cene durante le quali si parlava di informatori della Guardia di Finanza. E a verbale la donna ha detto “Il Mazzei ( direttore del Poligrafico dello Stato ndb) commentando le notizie pubblicate su Bisignani mi disse espressamente che vi era un appartenente e più precisamente un ufficiale (non ricordo se maggiore o capitano) alla Guardia di Finanza di Napoli che passava notizie”. Gli accertamenti svolti hanno consentito di individuarlo.

Il generale Adinolfi non è l’unico sospettato di aver fornito notizie. Esiste un verbale di Bisgnani quasi interamente coperto di segreto. L’indagine si concentra sulle veicolazione delle informazioni nella Guardia della Finanza. Partendo proprio dall’episodio che coinvolge Adinolfi. Ad informarlo che un’indagine era stata avviata sarebbe stato Vito Bardi , comandante interregionale dell’Italia del Sud che è stato indagato per rivelazione del segreto d’ufficio. L’alto ufficiale nega la circostanza.


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