Indagato agente immobiliare Ostunense " A. Epifani"

Creato il 02 febbraio 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Villette vista-mare per vacanze da sogno a San Vito Lo Capo, pubblicizzate tramite internet con tanto di gallery fotografica. Peccato che i vacanzieri dopo avere pagato la caparra, una volta arrivati a destinazione si ritrovassero di fronte al nulla, visto che le villette non esistevano. Indagato per truffa un agente immobiliare ostunese, il 65enne Alfonso Epifani, in concorso con la 53enne Elena De Luca. A entrambi la procura di Trapani ha notificato di recente l’avviso di proroga delle indagini, dopo le denunce sporte da due clienti che sostengono di essere caduti in una trappola. I fatti risalgono ai mesi di luglio e agosto del 2010, due episodi consecutivi pressoché identici l’uno all’altro. Le due vittime, estranee l’una all’altra, che speravano di potersi godere sole e mare in una delle porzioni di costa più suggestive della Sicilia, si mettono a cercare su internet una casa dove trascorrere le vacanze con le rispettive famiglie. Su internet trovano l’annuncio che fa per loro. Contattano il locatore per conoscere le condizioni del contratto, nel dettaglio, e si convincono che l’offerta perfettamente risponde alle loro esigenze. Dall’altro capo del ricevitore risponde una voce gentile, rassicurante, e spiega che per prenotare non devono fare altro che versare un acconto su una carta postepay, di 420 euro uno, di 900 euro l’altro. Si fidano, e pensando di aver concluso l’affare assicurandosi un posto al sole rispettivamente al civico 18 di via Amedei Amodeo e al civico 78 di via Giardino Le indagini della polizia postale, ricerche complicate condotte attraverso il sito sul quale erano stati pubblicati gli annunci e i numeri di telefono disattivati subito dopo avere messo a segno la truffa. Le ricerche, ancora in corso, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei due presunti complici, pronti a rigettare le accuse tramite gli avvocati Rocco Antonello Anglani e Cesare Zanetti. Ancora tutte da verificare le eventuali responsabilità del sito di annunci online che ospitava le false inserzioni. FonteRepubblica di Bari.it 1 Febbraio 2012


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