Confrontando i dati del Centers for Disease Control and Prevention per il 2002 e il 2007 realizzati dal National Health Surveys su circa 30.000 persone nel 2002 e circa 23.000 nel 2007, i ricercatori hanno trovato che l’uso della preghiera per la guarigione è salito del 43% nel 2002 e del 49% nel 2007. Le donne, gli afro-americani, coloro che erano sposati e coloro che avevano un diploma di scuola superiore, avevano una maggiore probabilità di pregare.
I ricercatori, informa The Washington Post, hanno anche rilevato che le persone che hanno pregato per la loro salute sono anche quelle che avevano maggiori probabilità di adottare misure adatte per proteggere la loro salute. In Ultimissima 14/12/10 informavamo dei risultati di un’indagine simile, realizzata dall’Arizona State University, che però dimostrava anche che la preghiera offerta a nome di un altro (detta “per intercessione”), produce effettivamente risultati positivi sulla salute di quest’ultimo. Ovviamente i ricercatori non sono stati in grado di spiegare se la correlazione avesse un’origine sovrannaturale.