Le antiche cavità orali umane erano popolate da numerosi agenti patogeni. Le malattie parodontali di cui soffrivano i nostri antenati erano causate dagli stessi batteri che affliggono gli esseri umani oggi, malgrado i notevoli cambiamenti nella dieta e nell'igiene.
I ricercatori hanno scoperto che l'antico microbioma umano che viveva nelle cavità orali, conteneva già il meccanismo genetico di base per la resistenza agli antibiotici più di otto secoli prima dell'invenzione degli antibiotici (1940). Oltre a queste importantissime informazioni, gli scienziati sono riusciti a recuperare il Dna alimentare dai segni di tartaro presente sui denti. Questo ha permesso di capire meglio il tipo di dieta seguita mille anni, rintracciando anche la presenza di verdure che, solitamente, lasciano pochissime tracce nella documentazione archeologica.
Questa pionieristica indagine sull'antica ecologia del microbioma orale è stata condotta dall'Università di Zurigo, dall'Università di Copenhagen e dall'Università di York. La ricerca è stata pubblicata sul periodico Nature Genetics.
"Il tartaro agisce sia come un serbatoio a lungo termine del microbioma orale e come una trappola per i detriti dietetici e ambientali. Questo ci permette di indagare la salute e la malattia, così come ricostruire gli aspetti della storia e delle attività della vita di un individuo. Mai prima d'ora siamo stati in grado di recuperare così tante informazioni da un piccolo campione", ha affermato il Dottor Warinner, dell'Università di Zurigo e dell'Università di Oklahoma.