La notizia “accessoria” è un’altra, di carattere politico: Franzoso, in carica come parlamentare fino al momento della sua morte, trovandosi in un letto d’ospedale non poteva naturalmente recarsi alla Camera per votare, dunque non poteva garantire il suo voto alla maggioranza di governo della quale faceva parte, circostanza piuttosto decisiva in un momento dove i numeri dell’esecutivo sono decisamente striminziti e la sopravvivenza della squadra del premier è appesa anche a un singolo voto favorevole in più o in meno.
Con la dipartita del deputato, tuttavia, come prescrive la legge decade lo status di parlamentare e il posto del politico deceduto passa al primo dei non eletti, in questo caso all’ex capo ufficio stampa del Pdl Luca D’Alessandro. Fin qui la fredda (ma nel clima politico-economico attuale forse anche necessaria) conta dei voti.
Soltanto che, mentre quasi tutti i giornali nazionali relegano la news a metà pagina, il giovane sito giornalistico Linkiesta decide di “cavalcare” la notizia cercando di contattare il neo-parlamentare per la prima intervista esclusiva. Lo fa “a suo modo”, però, corredando l’articolo (“Muore l’onorevole Franzoso: e Silvio torna a 315“) con una foto che rappresenta il presidente del consiglio Silvio Berlusconi intento a brindare, alludendo così alla probabile maggioranza ritrovata alla Camera dal centrodestra; non solo, anche il cappello introduttivo dell’intervista contiene spunti quali “il clima che prevale nel partito è cupo. Anche se, a conti fatti, non dovrebbe esserlo troppo“, oppure “grazie alla chiamata al cielo del deputato Franzoso, che certo è un fatto spiacevole, il PdL acquista un uomo in più [...] l’assunzione al Parlamento di D’Alessandro sembra essere molto più che un colpo di fortuna: è una grazia, un segno soprannaturale. E sarà un sollievo per Silvio, in un momento così difficile, sapere che, nonostante tutti i suoi peccati, anche Dio ha espresso la sua fiducia al governo“.
Per non parlare dell’intervista vera e propria, dove il giornalista Dario Ronzoni tenta in tutti i modi di far dire una cattiveria al nuovo deputato berlusconiano, per fortuna senza riuscirci.
Ma allora, D’Alessandro, la posso già chiamare onorevole?
No.Come no?
La procedura non è immediata, diciamo che sarà ufficiale da lunedì. Comunque non è una cosa di cui vorrei parlare in questo momento.Ma perché? È diventato un Parlamentare, è una cosa positiva.
No, no. È un momento triste, invece. Mi dispiace, ma la morte dell’onorevole Franzoso mi ha lasciato basito.Basito? Ma l’onorevole era in coma ormai da tempo..
No no. Sembrava che si stesse riprendendo, c’erano dei segnali. È un gran dispiacere.Lo capisco. Però, diciamo, cinicamente, il momento è quello giusto. Ora la maggioranza è tornata.
È un giorno di lutto, invece. Una cosa così grave richiede rispetto e sensibilità.
Ecco, appunto.