Index Ponzi, quando il debito pubblico è senza via d’uscita

Creato il 13 novembre 2013 da Fenrir

 I debiti sovrani battono nuovi record ogni settimana, questo purtroppo è quello che tutti sentiamo periodicamente. L’articolo di oggi è la nostra risposta all’interessante articolo del famoso blog americano Zero Hedge di cui questo è il link: Fonzie Or Ponzi? One Theory On The Limits To Government Debt.
Per chi non avesse voglia di leggerlo, facciamo ora un breve riassunto. Lo scopo dell’articolo è dimostrare che il debito pubblico di uno stato ad alto sviluppo umano potrebbe dividersi semplificando in tre categorie: Fonzie, Fonzie or Ponzi e Ponzi. Per chi non li conoscesse Fonzie e Ponzi sono due personaggi realmente esistiti. Fonzie corrisponde al personaggio televisivo Arthur Fonzarelli, interpretato da Henry Winkler, protagonista della sitcom Happy Days, prodotta dal 1974 al 1984. Egli interpreta il tipo cool dell’epoca, giacca di pelle, atteggiamento deciso, vincente con le ragazze e uomo di strada. Ponzi invece è una persona reale, il cui nome americano era Charles Ponzi, italiano emigrato in America agli inizi del Novecento. Fu uno dei più grandi truffatori della Storia e inventò appunto lo schema Ponzi, una sorta di catena di S.Antonio finanziaria. In poche parole lo schema Ponzi promette un investimento con alto tasso di profitto senza però attuare nessun investimento concreto; ai clienti iniziali vengono pagati gli interessi come promesso ed essi iniziano a espandere la voce portando sempre nuovi clienti. Il truffatore utilizza quindi i soldi investiti dai nuovi clienti per pagare gli interessi ai clienti precedenti, in una piramide che collassa quando quantità di nuovi clienti necessaria per pagare gli interessi è talmente grande da non essere più sostenuta dal mercato. A questo punto iniziano i primi dubbi dei clienti su questo schema e iniziano le prime richieste di rimborso del capitale che quindi fanno collassare lo schema stesso.
Detto questo l’articolista di Zero Hedge parla invece di Fonzie e spiega, attraverso un episodio della serie, che Fonzie è vero che fa il duro ed è rispettato da tutti come un combattente, ma in realtà Fonzie non ha mai picchiato nessuno, ma semplicemente, attraverso la sicurezza del suo atteggiamento non ne ha mai avuto bisogno perché gli altri si ritirano prima di sfidarlo realmente.
Quindi lo scopo finale dell’articolo è stabilire quali tra gli stati con economie avanzate abbia un debito Ponzi, cioè senza via d’uscita se non fare ulteriore debito e quale invece sia ancora Fonzie, quindi il debito è ancora credibile e ci sono ancora possibilità di diminuirlo.
Zero Hedge stabilisce dei livelli Ponzi e Fonzie che si basano unicamente sull’entità del debito pubblico, mentre qui oggi vogliamo ampliare questa interessante teoria creando un indice che possa stabilire con più precisione quale debito sia Ponzie e quali sia Fonzie. Questo indice lo abbiamo chiamato Index Ponzie e si ricava su base decennale, scegliendo un appropriato anno pre crisi e rapportando la crescita economica alla crescita del debito rispetto al Pil, tenendo in considerazione l’entità del debito stesso e anche l’importanza del PIL del paese analizzato sull’economia globale (più un’economia é importante meno il suo debito è vulnerabile). Non mostreremo i dettagli di come abbiamo ricavato questo indice, non per tenerlo segreto ma semplicemente perché e’ un indice empirico il cui scopo è ottenere dei livelli che rivelino delle informazioni coerenti sul debito e soprattutto data l’unicità della situazione, è un indice che deve essere messo alla prova dai fatti, quindi bisognerà vedere se effettivamente funzionerà in futuro. Dal 2008, cioè l’inizio di questa grande crisi l’indice funziona.
Qui di seguito mostriamo la nostra tabella Fonzie/Ponzi ricavata con l’index Ponzi sopra descritto:
Tra le economie avanzate analizzate, USA, Giappone, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna e Grecia risultano ormai Ponzi, da quando hanno superato la soglia empirica da noi stabilità di 90, non sono più riusciti a creare crescita economica al netto di nuovo debito pubblico (alcuni stati come l’Italia non hanno nemmeno prodotto crescita ma decrescita) e di conseguenza il debito pubblico sul PIL continua ad aumentare e dal superamento di 90 dell’Index Ponzi è solo costantemente aumentato. Di conseguenza possiamo definire le economie di questi paesi ormai dei veri e propri schemi Ponzi dove il debito si paga esclusivamente con nuovo debito in una spirale senza via d’uscita. Germania, Canada e Paesi Bassi sono invece in una fase di transizione. Germania e Canada sembrano che siano riusciti a rallentare la spirale del debito mentre i Paesi Bassi sono sull’orlo dell’essere Ponzi. Australia, Norvegia ed Estonia attualmente sono invece Fonzie, con delle economie ancora libere da un eccesso di debito.
Abbiamo notato che i paesi, ad eccezione della Spagna, che avevano l’anno prima dello scoppio della crisi una crescita economica al netto di nuovo debito sono riusciti a non farsi travolgere dal debito, mentre tutti gli altri sono finiti Ponzi o quasi.
In questo articolo quindi a differenza di quello di Zero Hedge abbiamo considerato non solo l’entità del debito pubblico ma anche il fatto che se il paese considerato riesca o meno a creare nuova crescita economica al netto di nuovi debiti e abbiamo visto che rispetto a Zero Hedge i paesi ormai Ponzi sono di più.
Come può quindi un paese Ponzi uscire dalla spirale del debito nel nostro regime capitalista? Attualmente è molto difficile uscirne, anche perché i governi dei paesi sopracitati hanno reagito in due modi: o tagliando e tassando per ridurre il debito ma questi sono provvedimenti depressivi che diminuendo le entrate non fanno che peggiorare la situazione oppure con politiche monetarie accomodanti che sostenendo il sistema finanziario provano a sostenere l’economia reale ma con scarsi risultati e probabilmente diventando esse stesse degli assurdi schemi Ponzi (come ad esempio negli USA dove il Quantitative Easing è costantemente cresciuto e non si riesce a rallentare senza provare ripercussioni sui mercati, come un “drogato in crisi d’astinenza”). A nostro avviso questi due provvedimenti finora attuati dai governi sono di un’ottusità che è difficile ritenere casuale. Ma detto questo è ancora possibile uscire da uno schema Ponzi ma assolutamente non lo si può fare alzando la pressione fiscale o tagliando in maniera lineare, perché gli effetti depressivi superano le maggiori entrate o le minori spese.
L’unica soluzione può essere o un cambio radicale del regime politico ed economico, o il fallimento, oppure, se ci fosse un governo con un po’ di buon senso, tagliare tutte le spese inutili e utilizzare i soldi così ottenuti esclusivamente per alleviare la pressione fiscale o per incentivare il mondo del lavoro e i consumi, e non per tagliare il debito pubblico..
Nel caso dei paesi europei, come già detto in altri nostri articoli, la crisi non è casuale ed ha scopi ben precisi e probabilmente avrà la sua conclusione con la cessione definitiva della sovranità nazionale all’Europa in cambio di aiuti economici oppure la frammentazione dello stesso stato nazionale in più parti.
Nel caso invece degli Stati Uniti o del Giappone, chi crede che possano uscire dalla politica monetaria espansiva si sbaglia di grosso e probabilmente, appena questa bolla monetaria scoppierà, sarà ricordata come la scintilla del collasso del nostro sistema economico.
Concludendo, le principali economie avanzate sono ormai soltanto dei truffaldini schemi Ponzi, dove l’obiettivo dei governi è soltanto calciare il barattolo di qualche mese in più. Noi continueremo a monitorare l’Index Ponzi per verificare i prossimi anni, se ci sarà qualche inversione di tendenza anche se sembra praticamente impossibile. Vogliamo anche sottolineare che questo indice non è un indice della salute economica di uno stato ma soltanto dimostra se uno stato è ancora in tempo ad uscire dalla spirale del debito pubblico oppure no. Questo non significa che stati che adesso non sono Ponzi, non lo diventino improvvisamente a causa di problemi interni o internazionali.

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