L'ultimo, incoraggiante censimento è il frutto, sottolinea il WWF, della migliore gestione e del potenziamento delle Tiger Reserves, e delle altre aree protette in India. Il report "Status of tiger in India" realizzato dal National Tiger Conservation Authority del governo indiano e diffuso dal ministro dell'Ambiente, Foreste e Climate Change, Prakash Javadekar, dimostra come il miglioramento della situazione, e la possibilità stessa di un futuro per le tigri dipenda dalla capacità dei governi di mantenere integro e vitale l'habitat a disposizione delle tigri per l'alimentazione e la riproduzione, e al riparo dalla minaccia numero uno: il bracconaggio.
Il report ha interessato 18 stati su oltre 300.000 Km2, e ha identificato 1.540 singoli animali attraverso le immagini raccolte da oltre 9mila foto trappole distribuite sul territorio, in pratica il 70% della popolazione stimata di questo felino. Assieme al report sullo status di conservazione delle tigri in India, il governo indiano ha diffuso anche una analisi economica di 6 "Tiger reserves" e un'altra sui corridoi, che evidenzia le criticità legate al mantenimento della connettività tra le diverse popolazioni di tigre.
"Intraprendere un censimento su questa scala riflette la dedizione, l'esperienza e la leadership della National Tiger Conservation Authority indiana", ha dichiarato Mike Baltzer, a capo del WWF Tigers Alive Initiative . "Tuttavia questo impegno e questi sforzi rischiano di essere annullati dalla piaga del bracconaggio, per questo è imperativo per tutti i governi dei paesi che ospitano la tigre intensificare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo bracconaggio zero "