Indicatori biologici di qualità delle acque dolci

Creato il 21 settembre 2014 da Deboramorano @DeboraMorano

Il biomonitoraggio è una tecnica di monitoraggio ormai diffusa, come visto nei precedenti post, che permette di rilevare le alterazioni ambientali mediante parametri biologici.

Si basa essenzialmente sullo studio e l’interpretazione degli effetti prodotti dai cambiamenti ambientali sugli organismi e sulle loro comunità.

L’immissione di sostanze tossiche e la variazione dei livelli ottimali dei fattori biotici e abiotici in un ecosistema producono dei cambiamenti nelle strutture delle specie di una comunità.

Alla progressiva scomparsa delle specie più sensibili si evidenzia l’aumento di individui delle specie più tolleranti che possono così diventare predominanti.

Per valutare la qualità dei corsi d’acqua, si utilizzano le comunità di monere protisti e macroinvertebrati, comunemente presenti nelle acque e nei fondali di fiumi e torrenti ma anche di specchi d’acqua stagnante.

Tra queste popolazioni, che evidenziano un’ampia gamma di risposte alla presenza di contaminanti o di alterazioni fisiche nell’ambiente di vita, troviamo:

  • batteri;
  • alghe azzurre;
  • protozoi;
  • insetti;
  • crostacei;
  • molluschi;
  • nematodi;
  • platelminti;
  • anellidi.

Nei post che seguiranno illustrerò due tra i numerosi metodi di analisi ecologica delle acque mediante indicatori biologici:

  • Il Sistema delle Saprobie
  • L’Indice Biotico Esteso (IBE o EBI)