Magazine Cultura

INDILIBR(A)I – Simon Tanner, la più grande libreria dell’usato di Roma – Intervista a Rocco Lorusso

Creato il 16 dicembre 2014 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

simontanner_logo_200pxINDILIBR(A)I Rubrica dedicata ai librai e ai lettori indipendenti

Libreria Simon Tanner
Via Lidia, 58/60 – 00179 Roma
Tel. 0678347908 –  3280672384
Pagina Facebook
www.simontanner.it

di Emanuela D’Alessio

Simon Tanner è uno dei protagonisti de I fratelli Tanner di Robert Walser, lo scrittore di Biel (Svizzera), scomparso nel 1956. È anche il nome della libreria d’occasione di Rocco Lorusso e Vincenzo Goffredo, aperta dieci anni fa a pochi passi dal Parco della Caffarella, all’Appio Latino. «Avevamo fatto molte ipotesi per il nome da dare alla libreria – racconta Rocco Lorusso – e alla fine quando ci è venuto in mente Simon Tanner ci siamo subito trovati d’accordo, il romanzo era piaciuto a entrambi e non abbiamo avuto più dubbi. La libreria si sarebbe chiamata così, ed è dedicata a questo autore. In occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa abbiamo organizzato una serie di eventi, per due mesi, dando il nostro piccolo contributo alla riscoperta di Walser».

Nei 200 metri quadri arredati come un salotto di casa si trovano solo libri usati, prime edizioni, rarità, ad eccezione delle opere di Robert Walser, non esposte e comunque acquistabili su richiesta. Sì perché da Simon Tanner si può curiosare autonomamente tra gli scaffali e scoprire che i libri sono suddivisi per nazionalità e genere, dalla letteratura alla poesia, dalla filosofia alla storia, e anche politica, antropologia, hobby, cinema, teatro, musica. Ci sono pure libri in inglese, francese e anche qualche libro in tedesco. Non esiste un catalogo consultabile online, perché il catalogo sono Rocco e Vincenzo, basta chiedere e loro ti offrono quello che stai cercando.

libreria_interno_2
libreria_interno_1
libreria_interno_3
libreria_interno

«È facile cercare, e comunque è un modo per entrare in contatto e fare due chiacchiere – continua Rocco – il nostro lavoro è quello di prendersi cura del cliente, creare un rapporto, uno scambio. Molti dei clienti  che entrano in libreria diventano amici, o quasi. Chi viene torna volentieri. Un altro cliente tipo è lo studente che trova libri a metà prezzo o libri esauriti». Mentre parliamo è arrivato Mauro Maraschi, ha lasciato una copia di Cosmopolis di Don De Lillo e se ne è andato con tre o quattro volumi.

Da Simon Tanner, probabilmente la libreria dell’usato più grande di Roma, non si capita per caso, ci si va per cercare libri d’occasione, libri a metà prezzo, e anche per portare quelli di cui ci si vuole disfare. Rocco e Vincenzo li esaminano, li scelgono, li valutano e li comprano. È così che funziona una libreria dell’usato, semplicemente ed efficacemente. «Noi lavoriamo con l’usato perché è quello che conosciamo e che ci piace di più. Sia io sia Vincenzo, lui prima di me, abbiamo iniziato così, con un banco a Porta Portese che abbiamo tutt’ora. Il nuovo è un mondo a noi sconosciuto».

Rocco Lorusso

Rocco Lorusso

Da dieci anni, dunque, Rocco e Vincenzo vivono di libri, tra i libri hanno trovato la loro storia che non hanno più smesso di raccontare. Una storia fatta di piccoli passi e di pochi ma preziosi eventi, come le serate dedicate a Robert Walser, a Emily Dickinson, e alla poetessa Antonia Pozzi, fino a pochi anni fa completamente sconosciuta a Roma. Sono anche tra i fondatori di Pagine Romane, l’associazione dei librai dell’usato di Roma, protagonista nel 2013 (da aprile a maggio) di una mostra-mercato a Piazza Vittorio. «A Milano, sotto i portici di Piazza Diaz, la seconda domenica del mese si svolge da oltre vent’anni la mostra mercato dell’usato con oltre centocinquanta espositori. Qui a Roma siamo per il momento una ventina, ma vorremo replicare l’esperienza e diventare punto di riferimento per i librai dell’usato del centrosud. Abbiamo già preso contatti con librai in Umbria, Toscana e Campania, e per il 2015 contiamo di ottenere dall’attuale amministrazione capitolina il via libera definitivo». L’associazionismo tra i librai è dunque fondamentale e serve proprio a promuovere e sollecitare queste iniziative, per creare occasioni di scambio, promozione e contatti con i lettori. «Tutte cose che Amazon non sa e non vuole fare».

Ci congediamo dal gentile Rocco Lorusso con la domanda sulle letture del comodino. «Sul mio comodino c’è di tutto, ma oltre all’immancabile Robert Walser, in genere è più facile trovarvi un Calvino piuttosto che un Veronesi, perché normalmente leggo poco le novità editoriali. Gran parte delle mie letture sono indotte dalla necessità di sfogliare quello che è appena arrivato in libreria e che conosco poco, altre invece derivano dalla pura curiosità. Comunque prediligo la saggistica (Cioran, Canetti ) ai romanzi. L’ultimo libro che deve andare sul comodino è La fisica del senso di Andrea Cortellessa, che trovo stupendo per l’amore che vi si scorge tra le righe quando parla di  Amelia Rosselli o  Pier Paolo Pasolini, due grandissimi del 900 italiano».


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :