Inediti di Stefano Giorgio Ricci

Creato il 01 ottobre 2015 da Wsf

Ricci Stefano Giorgio nasce nel 1959, ad Oristano, nel quartiere popolare del Sacro cuore, vicino di casa Di Savina Dolores Massa, con la quale condividiamo il latte della povertà e mille storie di nobile miseria. Mille umili mestieri mi aiutano a crescere ed aiutare i miei molti fratelli a diventare adulti. Scrivo. Da sempre. Leggo, da sempre.
Un libro da autore: Pareidolia
Alcune opere collettive: Anima Indivisa e Parole d’Anima Indivisa con colleghi poliziotti; La Versione di Giuseppe (Poeti per Don Tonino Bello) e Rut con autori vari.

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Uno solo il tempo

Per una compatibile sopravvivenza,
deformare il concetto di tempo:
lasciare che fluiscano gli anni, i giorni,
le ore, i secondi e la loro ombra
sia preda del vento.

Per una tollerabile conservazione
sfornare un lessico circolare:
il segreto linguaggio degli anni, dei giorni,
delle ore, dei secondi e la luce riflessa
da sillabe dorate
sia spago vitale per la valigia di cartone.

Uno solo il tempo:
gli anni e i giorni, le ore e i secondi,
le ore d’amore ed i baci, le ossessioni e le braci.

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I dibattenti complicano la sete con l’acqua.

Ma la nemica non è l’onda
che rende l’oggetto e le sue schiume,
il tessuto della maglia, un rosso acceso
da illusioni e speranze
mentre infuriano i dibattiti

la meta s’aggira, confusa, ad un soffio
da ciò che resta di giochi in conclusi
del finito presente.
Nessuna blandizia
scorta il paesaggio di braccia pietose

l’onda torna, muta e infinita, ora
sta per risorgere,
rompendo carne e acqua
spoglia del disastro di respiro finito.
I dibattenti complicano la sete con l’acqua.

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