Inediti di Stefano Reggiani

Creato il 19 novembre 2012 da Wsf

Per WSF Stefano Reggiani ha scelto quattro inediti. Due libri di poesia all’attivo. Un romanzo in preparazione. Per quanto possa tenersi legato a se un dubbio non c’è verso che non tenti di slegarlo, di riempire i vuoti dei punti interrogativi,  di usare ogni senso a servizio di una ragione meditabonda che vuole aprirsi al mondo, la poesia di Stefano Reggiani. . E la poesia si serve  di questo giovane poeta  per scoprire le  certezze delle cose, denudarle e ricoprirle con le riflessioni dei versi. Spesso limpidi e misurati, quasi vetrificati dalla sabbia che scende dal tempo del “saggio che dubita”  e riempie la clessidra di un tempo nuovo.


poeti fioriscono quando vanno in putrefazione

La poesia è un quadro

che cambia espressione

se la costringi spalle al muro

lei ti fissa

mentre prendi la mira.

Ogni poeta germoglia

dopo l’ultimo respiro

se c’è qualcuno

disposto a tenergli la mano

perché il trapasso

getta i frutti

nella pancia di chi

è già satollo.

Coglilo allora

nel pieno della sua follia

perché dopo sarà primavera

e in un prato fiorito i colori

sono tutti maledettamente identici.

S’era visto

lo scheletro dentro

la vita è carnivora

la morte, vegetariana

lascia mazzi di fiori profumati.

Apnee
Cerco un’assenza

per carpire la centralità

di una presenza.

Quella mancanza è un sogno

che sfibra l’argine delle tempie,

rompendo le barriere in un diluvio

scuro come la notte.

Ognuno respira a pieni polmoni

prima di dormire

confidando che l’apnea

duri per l’intero sogno.

Ognuno respira corto all’alba

sperando che l’apnea finisca

col sole ancora a metà.

Il respiro è un gas

sedotto dall’attesa

di un’apnea perenne.


La bugia del sole

Quando ho le idee confuse

appoggio i nervi

sulla cresta del vento

con la testa all’insù.

Chissà

se chi vive sulle nuvole

con il rischio di cadere

riesce a dormire ad occhi chiusi.

Ne benedico il trasformismo

scambiandolo per un sottile inganno

e forse perché sono

gli unici corpi a dividerlo

dalla bugia del sole

che si trova troppo lontano

per essere credibile.

E lui

come un avvoltoio

disegna cerchi sulla testa dei pupi

mossi dalla mano invisibile

di un’equivoca morale

e il vagabondo

figlio d’un baratto schernito

disegna piramidi

fino all’estremità dell’immaginazione

risultando preda indigesta.

E se una sagoma sfora

la propria ombra

il sole deve avere l’aria stanca

o almeno respirare

col beneficio del dubbio.

Compromesso

Credevo di muovermi

fuori dal gregge

ma la diversità non e’ un mondo a parte

bensì una parte di esso.

Sono sceso a compromessi

per non diventare io stesso

il Compromesso

firmando

la mia condanna a vivere.

Si sa che il corista fuori armonia

finisce sacrificato

per due note stonate

tese

a ingrassare il nulla.

Stefano Reggiani nasce a Reggio Emilia il 17 Giugno 1982. Ha conseguito studi amministrativi e, grande amante della scrittura e della lettura riesce ad infilare, fra un calcolo e l’altro, qualche verso di poesia grazie ad una spiccata propensione allo sdoppiamento di personalità.

Nel 2009 viene pubblicato nell’Antologia Città di Monza con la poesia “Matrioska”, ottiene una segnalazione speciale al 6° Concorso Internazionale Il Corto Letterario e l’Illustrazione con la poesia “Naufrago”.

Nel 2010, dopo la pubblicazione sull’antologia Marguerite Yourcenar con la poesia “Randagio”, esordisce con la sua prima raccolta poetica edita da Gruppo Albatros – Il Filo dal titolo “Fra le crepe di un sospiro” ed è finalista al Premio Letterario Giovane Golden 2010 nella sezione inediti con la poesia “Livree rosse”.

Nel 2011, grazie alla sua prima pubblicazione, vince il premio della giuria al Premio Letterario Via Francigena 2011, ottiene un diploma di merito al Premio Nazionale Alberoandronico e arriva terzo al Premio Letterario Giovane Holden. A maggio, insaziabile, pubblica la sua seconda antologia poetica “Appeso per i piedi all’orlo del mondo”.

Nel 2012 ottiene il secondo posto nel Premio Internazionale Sirio Guerrieri con la sua seconda pubblicazione e ottiene una segnalazione al Premio Marguerite Yourcenar con un suo racconto dal titolo “L’ultimo ritratto”.

Nel 2010 e nel 2011 accompagna con i suoi scritti mostre collaterali della manifestazione Fotografia Europea a Reggio Emilia e partecipa a svariate rassegne poetiche fra cui “Ciclopoetica” e “Poesie a strappo”.


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