INEDITI
I tuoi foulards
I tuoi foulards che da lontano apparivano turbanti,
con gli occhiali fumé spessi di miopia senza rimedio,
tu maestra di sottrazione di sé a se stessa,
così ti vedevamo icona negli antri dei portoni apparire
nei borghi degli inverni da intenso bianco.
Quei foulards ti vestivano come una madonnina,
castigando la purezza della fronte e il naso
ti infagottavano mamma, che più buona facevano,
ti proteggevano in realtà la testa dai dolori cervicali e
da altri fulmini che non celesti, potevano colpirti.
Cara madre dai foulards in pervinca azzurro
o rosa fucsia pallido, che in ampio nodo
incoronavano il tuo viso come un manto
regale come una Bernadette antica, e ti destinavano –
al sacrificio, o alla visione.
Foulards custoditi in collezione dai molteplici
colori: a tinta unita come li definivi,
o in fantasia di bianco e blu chanel alla moda
degli anni sessanta, a disegno geometrico
un poco futurista, e giovanile -
Foulards che regalavi spesso alle tue figlie in visita,
come tagli preziosi, quasi monili di tessuto.
Nel più privato regalandoli, aggiungevi assorta
mentre li deponevi sul nostro capo o al collo,
Tienilo, ma per questa volta, oppure
separandotene, beh, te lo regalo.