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Infanzia, Save The Children: “Ogni anno perdono la vita 6,3 milioni di bambini per malattie curabili”

Creato il 09 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Sono 6,3 milioni i bambini sotto i 5 anni d’età, fra cui 2,8 milioni di neonati, che ogni anno continuano a morire per cause prevenibili come una diarrea o una polmonite. Dal 1990 al 2013 è di 223 milioni il numero di bambini che ha perso la vita per malattie curabili. Un destino in parte scritto nelle difficili condizioni di vita e salute delle madri, misurate per la prima volta nel nuovo rapporto di Save the Children “Nati per morire – Indice di rischio mortalità mamma-bambino”.

(vita.it)

(vita.it)

“Every One”, 6,3 milioni di bambini ogni anno perdono la vita a causa di malattie curabili. Il dossier è stato diffuso in occasione del lancio della campagna “Every One”, un mese di sensibilizzazione e raccolta fondi, con l’opportunità di essere operatore Save the Children “per un giorno”. La giovane età materna, si legge nel rapporto, è uno dei principali fattori di rischio: su oltre 7 milioni di adolescenti (15-19 anni) che ogni anno diventano madri, 70.000 perdono la vita mentre ne mettono al mondo una. E’ determinante anche la malnutrizione materna che può incidere sullo sviluppo fisico e cognitivo del bambino, il mancato accesso alle cure prenatali della puerpera con il rischio di non vedere curate eventuali infezioni, il basso livello di scolarizzazione e il reddito della madre.

E’ la Somalia il paese all’ultimo posto del nuovo Indice di rischio mortalità mamma-bambino con i peggiori valori in tutti gli indicatori presi in esame e, non a caso, la nazione con i tassi di mortalità infantile più elevati del mondo: 180 decessi ogni 1.000 nati vivi, a fronte di 3,7 della Danimarca, al primo posto in classifica. L’Italia si colloca al 19esimo nella zona verde dell’Indice, fra i paesi con bassi livelli di rischio mortalità mamma-figlio e dunque maggiori garanzie di benessere per i nascituri e i neonati.

Save The Children ha tanto lavoro da fare per ridurre la mortalità infantile. “Nonostante i rilevanti progressi nella lotta alla mortalità infantile, non possiamo accontentarci”, ha commentato Valerio Neri, direttore generale Save the Children, “ogni anno ci sono oltre 6 milioni di bambini che non cresceranno, non vivranno la propria esistenza, che non saranno mai adulti. Paradossalmente sono bambini ‘nati per morire’”. Tuttora, ha proseguito Neri, “un bambino che nasce nell’Africa subsahariana ha quindici volte più probabilità di morire di uno che vive in un paese ad alto reddito e il rischio cresce per i neonati che rappresentano quasi la metà delle morti infantili. Su di loro dobbiamo concentrare il massimo degli sforzi, in particolare nei paesi piu’ poveri e in aree di crisi”.

“E’ facile darle un compleanno in più” è lo slogan che riassume il concetto per la campagna Every One 2014 e che si riferisce alla semplici soluzioni salvavita adottate da Save the Children per fermare la mortalità infantile. Simbolo dell’iniziativa, anche quest’anno, il palloncino rosso con la scritta “Save me”, che ricorda la vita di un bambino che dobbiamo trattenere a noi per non lasciarlo andare via. La campagna si dispiegherà dal 9 ottobre al 16 novembre con attività di sensibilizzazione, mobilitazione e raccolta fondi, puntando a coinvolgere il massimo numero di persone in tutto il paese. Anche quest’anno torna il “Villaggio esperienziale”, dopo l’accoglienza positiva e le oltre 8.000 presenze del 2013: il grande spazio in piazza farà tappa a Roma (9-19 ottobre), Bari (24 settembre-2 novembre) e Milano (11-16 novembre), invitando grandi e piccoli a vivere un’esperienza unica: essere un operatore di Save the Children per un giorno.

Fino al 2 novembre è attivo l’sms solidale 45508 per la raccolta fondi. Info su everyone.it. Per leggere il rapporto “Nati per morire”, consultare il sitosavethechildren.it/pubblicazioni. (AGI)


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