Infedeli alla linea

Creato il 27 agosto 2010 da Parolecomplicate

Da qualche tempo leggo il Corriere su iPad. Che è come quello cartaceo solo gratis, fino a qualche tempo fa.

Da qualche tempo Corriere su iPad è a pagamento. Uno dice: beh, è un mercato nuovo; a loro non cosa nulla (le pagine sull’app le carica una stagista a cui ho fatto la corte per un po’, non la pagano); hanno la possibilità di spillare un po’ di soldi a gente che non prenderà mai il giornale cartaceo; faranno un buon prezzo, quando sarà a pagamento. Da qualche tempo Corriere su iPad è a pagamento. Costa 180 euro l’anno. Quello cartaceo 240. I 60 euro di scarto includono: postino; carta; inchiostro, benzina del Fiorino che trasporta i giornali fino alla posta; tutti gli inserti; il nylon per avvolgerlo; gli spazzini per buttarlo in qualche discarica (de Bortoli è da sempre contro la riciclata).

Prima che lo mettessero a pagamento, discutevo con un mio amico che il prezzo di lancio giusto per un prodotto con queste potenzialità e a costo zero poteva essere 60 euro l’anno. Anzi: 55, considerando che il lunedì c’è Alberoni.

Da qualche tempo ho un iPhone e vedo Corriere.it su iPhone. Da qualche tempo, Corriere.it è l’unico sito del mondo occidentale completamente a pagamento. Su iPhone. Ciò comporta due generi di conseguenze. La prima, buona, è che ci sono dei lunedì in cui vivo senza essere ossessionato dall’idea di Alberoni legato a dei cavalli francesi che galoppano in direzione opposte. La seconda, un po’ meno buona, è che secondo gli ultimi sondaggi Repubblica per iPhone è il sito più visitato in assoluto dopo aver chiuso un porno in streaming.


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