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Ancora più affascinante è questo secondo video, realizzato dall’American Museum of Natural History realizzato con uno “zoom inverso” (e ritorno) a partire da un Himalaya in stile google maps fino ai confini dell’universo conoscibile, con dei dati ottenuti dal planetario Hayden di New York, tutto in alta definizione. Vale la pena prendetersi 5 minuti di tempo per vederlo; mi raccomando mettetelo a tutto schermo. E’ impressionante osservare la luminosità del sole rispetto alle altre stelle, vedere la sfera che indica l’estensione massima a cui sono arrivati i primi segnali radio inviati dalla terra decine di anni fa e in generale rendersi conto di quanto siamo insignificanti rispetto all’intero universo. Una bella botta alla nostra superbia. E’ un po’ stravagante quel Dio che, per creare il nostro piccolo mondo, ha deciso di piazzare tutte quelle inutili galassie lì attorno.