Il mio bosco-giardino è nascosto in una piccola frazione di un bellissimo paesino dell’entroterra ligure che, per quasi la sua totalità, conserva ancora intatte caratteristiche architettoniche del passato. Alcuni scorci non discostano dai soggetti ritratti dal Bruegel.
Questo fine settimana Sassello era animato dai preparativi per la festa del Corpus Domini. Fedeli, confraternite e curiosi attraversano in processione le vie del centro storico impreziosite da un tappeto vegetale che riveste il camminamento in porfido.
Tutti concorrono alla preparazione dell’infiorata, i lavori cominciano presto la domenica mattina, chi disegna, chi sistema i petali come fossero tessere di un mosaico, chi prepara cornici di semplice terra o davanti alla Gina (bar storico, molto amato e frequentato) di caffè!
Di tutte le età, di tutti i mestieri, dal commerciante all’Assessore (di nuova nomina), mani laboriose si muovono svelte per terminare velocemente.
I fiori sono tutti di provenienza locale, per comodità e per risparmio, il sabato si “saccheggiano” i giardini, quest’anno poco rosa e rosso, le fioriture delle rose sono in ritardo, tanto oro dalla ginestra e poi bianco dai fiori di Viburnum opulus e qualche peonia o clematide incastonate come fossero preziose gemme scarlatte.
E poi fiori di campo, scabiose lilla e margherite bianche e tanto verde dalle foglie piccole.
Sulle pareti delle case, come fossero arazzi, fronde del territorio, carpini, noccioli e roverelli, ormai poco o quasi niente castagno flagellato dal terribile cinipide.