Abbiamo già ampiamente parlato di come comportarsi in vista dell’arrivo dell’influenza: qui.
Mi pare importante invitare all’attenzione sulle misure di igiene e protezione individuale di tipo non farmacologico per evitare o ridurre il contagio del virus.
La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, tra i messaggi da comunicare ai propri assistiti, in modo da ridurre il rischio di contagio, vi sono:
- il lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici);
- la buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani);
- l’isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale;
- l’uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali).
- Queste misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e antivirali).