Influenza is coming: farsi vaccinare?

Da Lasil
Quanti di voi ogni anno fanno il vaccino per l'influenza? Quanti invece non ci pensano nemmeno a farlo?
La 'battaglia' tra pro-vaccino e anti-vaccino è ormai aperta da diversi anni, sostenuta da entrambi gli schieramenti da medici e ricercatori.
Nella nostra vita il primo momento in cui veniamo in contatto con i vaccini è da piccolissimi, quando le mamme ci fanno fare il 'kit per vaccinazioni'. Alcune, come la mia (ahimè) fanno fare anche vaccini che non vengono normalmente richiesti. Se io volessi andare in Africa potrei montare sull'aereo senza passare da un medico, e questo dice tutto.


Tra il 1990 e il 1994, in Italia, l'influenza ha provocato 3304 morti (fonte: archivio ISTAT) e, nel 91% dei casi, si è trattato di persone al disopra dei 65 anni d'età. Tuttavia, questi dati sono da considerarsi sottostimati poiché, a volte, viene riportata come causa di morte direttamente la complicanza dell'influenza.
Si è soliti raccomandare la vaccinazione soprattutto tra gli anziani superiori ai 65 anni di età e con patologie, ai giovani tra i 6 mesi e i 18 anni, e a tutti coloro che svolgono mansioni lavorative a stretto contatto con il pubblico, che potrebbero quindi diffondere più facilmente il virus.
Il dibattito sulle vaccinazioni è il più antico del mondo: c'è chi sostiene sia un importante elemento per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (l'ultimo studio in proposito è stato presentato al Canadian Cardiovascular Congress 2012 di Toronto), malattie respiratorie e persino la morte, e chi invece afferma che sia una bomba per predisporre le persone a nuove malattie, che di anno in anno si evolvono, in barba alla ricerca e alle campagne di prevenzione. 
Ma quest' anno la campagna antinfluenzale ha subito un duro arresto prima ancora di partire:la Francia, infatti, ha lanciato l'allarme sui vaccini nei mesi di Settembre-Ottobre, bloccando la diffusione dei vaccini diffusi dalla casa farmaceutica Novartis, dopo la constatazione di impurità su alcuni lotti di questa marca in Italia e in Svizzera.
Solo in Italia sono state bloccate 487.738 dosi, dopo le verifiche effettuate dal ministero della Salute e dalla Agenzia del Farmaco (Aifa). 
Naturalmente la Novartis ha ribadito la piena fiducia nei propri vaccini prodotti in Italia e che soprattutto il lotto sotto l'attenzione del ministero non sarebbe mai stato rilasciato sul mercato. 
Il blocco alla distribuzione dei vaccini Novartis è stato revocato 8 ore fa dagli enti regolatori di Canada e Svizzera.
Questo ha fatto slittare la distribuzione dei vaccini a medici e farmacie, provocando numerosi ritardi ancora prima di iniziare la campagna antinfluenzale. Io stessa quest'anno non potrò esser vaccinata, perchè il mio medico avrà a disposizione le dosi solo per i pazienti più a rischio. E naturalmente mi prenderò qualche bel febbrone.... 
Ma i medici di famiglia, nel frattempo, invitano a non cadere in facili allarmismi: malgrado la partenza a singhiozzo, considerate le dosi che mancano all'appello, secondo il segretario della Federazione dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, «la campagna dovrebbe partire senza troppi problemi: il ministero ci ha appena assicurato di aver autorizzato la distribuzione di 7,5 milioni di dosi». 
E voi, da che parte starete? Vi farete 'punzecchiare' no? :)
LaSil 


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