Salve a tutti!
Rieccoci insieme per una nuova recensione. Il protagonista di giornata è un nuovo racconto tratto da “Storie di soglia” di Federico Calafati, dal titolo di “Future“. In questo caso si tratta di un racconto ai confini dell’irrealtà, nel senso che la vicenda è giocata ai limiti dell’arcano. Un uomo, un giovane uomo, una sera tardi, ma sta rincasando dopo una serata di bevute, si imbatte, è proprio il caso di dirlo, in una vecchia che gestisce uno strano chiosco; un chiosco sul quale non vi è nulla in esposizione.
Il nostro amico viene a sapere che la vecchia si occupa di vendere occasioni di cambiare i fatti della vita che i suoi clienti vogliono modificare. La vecchia sembra anche avere una conoscenza un tantino troppo precisa dei “fatti privati” della persona che si trova di fronte. Questo lascia il nostro protagonista alquanto inquieto. Il racconto “Future” prosegue poi sempre sul filo dell’incredibile e si snoda in un crescendo inarrestabile di eventi incatenando alle pagine il lettore; un lettore sempre più curioso e “voglioso” di conoscere l’intera vicenda. Un racconto, questo “Future” che, grazie una scrittura sempre tesa e fantastica, fantastica in ogni senso, regala ai propri lettori una vicenda che avvince come uno di quei vecchi episodi di “Ai confini della realtà” e, come nel caso di quella vecchia serie televisiva, regala un finale che non manca di sorprendere lo spettatore, oh pardon il lettore!
Come sempre il bravissimo Federico Calafati si dimostra sopraffino nel dosare in questo racconto, come già in “Senza controllo“, gli ingredienti della vicenda, mescolandoli e amalgamandoli insieme in modo da ottenere un tutto dal gusto sopraffino. In “Future“, se possibile, l’abilità straordinaria di Federico Calafati viene ancora più a galla in quanto non è da tutti saper creare un racconto tanto avvincente e teso nel breve volgere di poche pagine.
Per queste ragioni il voto che io do a “Future” è un 10 perfetto e senza smagliature!