Infodump: se lo conosci lo eviti

Creato il 15 aprile 2014 da Wondergianna @wondergianna

Infodump: se lo conosci lo eviti
Anonima Andrea Cabassi

Ho letto di recente, e ci ho anche discusso faccia a faccia, autori difendere a spada tratta l’infodump e il loro diritto di infodumpare senza render conto a chicchessia, non riuscendo però a mia volta ad ottenere alcuna motivazione plausibile.
In effetti basterebbe questo per chiudere l’argomento, ma se l’assassino viene scoperto all’inizio… il film finisce subito!

Dicesi infodump…

Definizione:

Tecnica narrativa utilizzata per fornire al lettore – in modo mediocre – una serie di nozioni superflue e prive di attinenza con la scena in atto.

Questa è la mia definizione di infodump, proviamo ad analizzarla:

  • Tecnica narrativa: l’infodump non è un errore, una svista o qualcosa di casuale, ma è frutto della cosciente scelta di un metodo.
  • Per fornire al lettore: l’infodump ha una natura strettamente informativa. Il suo scopo è quello di fornire al lettore informazioni di cui egli non dispone.
  • In modo mediocre: stilisticamente parlando, gli infodump sono brani didascalici privi di spessore letterario.
  • Nozioni superflue: nonostante, evidentemente, l’autore non li consideri tali, gli infodump sono spesso del tutto superflui.
  • Prive di attinenza con la scena in atto: anche se si trattasse di informazioni utili, non lo sono per la scena in atto. Ciò porta l’infodump a essere anche dannoso, costringendo a interrompere la lettura senza motivi validi.

Come si manifesta

L’infodump si manifesta sia attraverso l’intervento diretto della voce narrante, sia attraverso dialoghi o pensieri dei personaggi. Il valore negativo di questo fenomeno è che se un’informazione è funzionale alla storia, quest’informazione deve appartenere alla storia in modo naturale, non va tirata fuori dal cilindro solo quando diventa necessario!

Esempi di infodump

L’esempio più famoso è probabilmente quello del villain speech (è talmente famoso da avere un nome tutto suo!), ovvero quando il cattivo, specialmente dopo aver catturato l’eroe di turno, erudisce gli altri personaggi e i lettori dei particolari del suo piano. Ovviamente l’eroe alla fine riesce sempre a liberarsi e a fermare il piano malvagio (in pratica l’infodump è utile solo agli eroi che si battono con cattivi particolarmente stupidi).

Un altro esempio lo abbiamo quando l’autore presenta il passato dei personaggi spiattellandolo a colpi di infodumpatrice; l’autore dovrebbe invece conoscere i background dei suoi personaggi come le proprie tasche, e lasciarlo trasparire con naturalezza durante la storia.

Poi ci sono i dialoghi artificiosi (torniamo quindi a ribadire l’importanza della naturalezza): se Pinco incontrasse Pallino, un infodump potrebbe essere un dialogo di questo tipo:

Pinco- «Ciao Pallino fratello mio, sai per caso dove sia Tizio? Era qui un momento fa!»
Pallino- «Come sai la sua gamba rotta lo costringe in stampelle quindi non può essersi allontanato molto…»

Immagino che fra fratelli sia inutile ricordarsi di essere fratelli. L’informazione è solo al servizio del lettore che in questo modo viene a conoscenza del rapporto fra i due personaggi, così come l’accenno alla gamba rotta (questo appartiene alla categoria dell’as you know, Bob): del tutto superfluo, dato che è implicito che tutti e due fossero già a conoscenza della cosa.

È certo che chi scrive ne sa una più del diavolo – nel bene e nel male – e che ogni giorno nascono modi nuovi di infodumpare sempre diversi, per questo è importante aver chiaro il concetto generale per capire quando siamo di fronte a un infodump. Ora invece vediamo…

Che cosa non è infodump

Chiariamo un aspetto: in italiano infodump suonerebbe più o meno infospazzatura (dump = ammasso, cumulo di rifiuti) e la risposta alla domanda che mi hanno posto sul fatto di non usare il termine italiano è la stessa per la quale quotidianamente uso i temini computer, week end, manga, sombrero ecc.
Quindi la traduzione eccesso di informazioni, se non completamente errata, è sicuramente incompleta.
Vediamo alcuni esempi pratici di che cosa il lettore poco attento potrebbe classificare come infodump, incappando nell’errore appena descritto. Attingo a pieni polmoni da tre classici arcinoti:

  • Umberto Eco che ne Il nome della rosa descrive il portale della chiesa dell’abbazia nei minimi particolari.
  • Alessandro Manzoni che ne I promessi sposi narra lungamente la discesa dei lanzichenecchi in Italia.
  • Victor Hugo che ne I miserabili, non pretendendo far la storia di Waterloo, ne dà una sua oltremodo prolissa versione.

Questi sono lunghi brani espositivi, non infodump. Nonostante rispettino quasi tutte le caratteristiche che ho prima elencato, ne manca una importantissima: sfido chiunque a dire che Eco, Manzoni e Hugo hanno scritto quelle pagine in modo mediocre. Si tratta di pezzi talmente eccelsi che travalicano il filo conduttore della storia, ecco perché non rientrano nella categoria infodumpesca.

Conclusioni

Probabilmente molti di questi problemi sarebbero risolti se le informazioni importanti fossero scoperte insieme ai personaggi. Quella di farle zompar fuori all’improvviso è una pratica, se non scorretta, quantomeno pigra; quindi, nonostante tutto quello che ho scritto, usatela pure!
Il bello dello scrivere è che si è in piena libertà. Libertà però di prendere decisioni consapevoli, quindi vi consiglio di farlo solo se lo ritenete utile (vorrei dire indispensabile, ma lo tengo per me!), e non perché non avete voglia di sforzarvi nell’editing!

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